Il Posillipo batte l’Acquachiara 8-7
Fantastica la stracittadina. Non solo per lo spettacolo e il punteggio. Un bagno di folla di 2500 cuori napoletani. Un caleidoscopio di colori, un tifo composto e caloroso, un tourbillon di emozioni. Il derby si tinge di rossoverde, ma il biancoazzurro non sfigura.
Merito di chi è sceso in vasca, offrendo una prova maestosa, intensa, in bilico fino all’ultimo secondo. A vincere è la Scandone tutta, ormai simbolo di una Napoli che vuole imporsi di gran lunga non solo tra gli addetti ai lavori, ma che vuole fare breccia nelle giovani generazioni presenti e future.
Quasi in un passaggio di consegne dai grandi campioni del passato a quelli attuali e a quelli che certamente verranno. Posillipo e Acquachiara entusiasmano, appassionano, coinvolgono. Entrambe rappresentano una favola e al contempo una realtà, fatte di sacrifici e di sogni, di sforzi e di sorrisi, di capacità e di talenti. Se le istituzioni cittadine qualche volta si distraggono o si assentano, i giovani rispondono sempre presente. In vasca e sugli spalti.
Negri e Kacic prevalgono sugli attaccanti, alzando muro di Berlino e cortina di ferro. Occhiello e Porzio, entrambi in camicia bianca, si sbracciano e indicano la rotta da seguire. Gallo offre babà, Petkovic sforna una tripletta, Saccoia e Foglio – il match winner – sfoderano una doppietta a testa. Marcz si emoziona al momento del rigore e non sappiamo cosa gli sia passato per la mente e soprattutto per le mani. Insomma chi non è venuto nell’impianto di Fuorigrotta si è perso l’impossibile.
Posillipo e Acquachiara disputeranno i playoff. Possibili incroci? Non si scarta nessuna ipotesi. Al momento gustiamoci la pallanuoto napoletana. In attesa di Milan-Napoli.
Diego Scarpitti
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