I Comitati di base a Bagnoli: “Non servono commissari, ma lavoro e ambiente”

Nasce un comitato di resistenza popolare per salvare Bagnoli dal decreto "Sblocca Italia"

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Bagnoli chiede una spiaggia libera

Domenica mattina a Viale Campi Flegrei a Bagnoli c’è stata una grande manifestazione di tutti i Comitati e le Associazioni impegnati nella lotta per garantire una riqualificazione di Bagnoli e dell’Area Occidentale di Napoli che non sia l’ennesima cementificazione o un business per pochi, insomma una spiaggia libera per tutti. La battaglia dei Comitati (Assise per Bagnoli, Una Spiaggia per tutti, Iskra, Bancarotta Bagnoli) è contro il famigerato decreto “Sblocca Italia”, che, secondo la loro opinione ha come obiettivo quello di “sacrificare le grandi attrezzature collettive, il parco verde e la spiaggia balneabile…quel mix equilibrato di turismo, ricerca e produzioni avanzate previsto dal piano urbanistico“.

Ancora la cultura del “mattone”

Il Governo Renzi, secondo gli organizzatori della protesta, “senza stanziare un soldo per la bonifica, ripropone la vecchia economia del mattone ormai in crisi… “. I veri benficiari del Decreto sarebbero quindi “le banche e Fintecna, la finanziaria statale proprietaria dei suoli ex-Iri, ci sono i costruttori Caltagirone-Cementir e Città della Scienza – che, secondo i Comitati – è una greppia clientelare foraggiata dal denaro pubblico”. Gli attacchi sono rivolti anche alla modalità di gestione del “rilancio di Bagnoli”, affidata ad un commissario governativo che – accusano i manifestanti – “potrà derogare leggi ambientali e piani urbanistici, in spregio alla Costituzione“.

Le Associazioni e i Comitati hanno organizzato un “Comitato di resistenza popolare” contro il Decreto Sblocca Italia e annunciano lotta ad oltranza.