La maggior parte studia ingegneria, economia, medicina, informatica e giurisprudenza. Tutti sono abituati allo studio, alla competizione, al sacrificio.
‘Atleta federiciano’, alla sua prima edizione è nato per promuovere lo sport e sostenere gli studenti impegnati in attività sportive che richiedono un elevato impegno nella conciliazione della doppia carriera universitaria e sportiva agonistica.
Il successo ad alti livelli nello sport, infatti, richiede allenamenti intensivi e competizioni in patria o all’estero spesso difficili da conciliare con le necessità del sistema educativo.
Ha spiegato Rita Mastrullo, Prorettrice dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha aperto e coordinato la manifestazione:
Oggi festeggiamo i nostri primi 51 studenti a cui è riconosciuta la doppia carriera, che dà loro l’opportunità di conciliare il proprio impegno sportivo con gli impegni accademici.
L’Ateneo un anno fa ha attivato il programma Atleta Federiciano per agevolarli, per non farli rinunciare ad un obiettivo e per evitare che mettano in campo degli sforzi personali irragionevoli.
La giornata di oggi mi piace leggerla in una declinazione più ampia, oggi significa dare spazio all’integrazione, all’inclusione, alla diversità, al supporto, a tutti questi valori su cui il nostro Ateneo da sempre ha deciso di puntare e per questo nelle prossime celebrazioni che faremo, per il 799° compleanno della Federico II, ci sarà una giornata dedicata interamente alla comunità studentesca.
Una giornata in cui i nostri studenti potranno raccontarsi e parlare delle esperienze in cui riescono a valorizzare le proprie aspirazioni in campo artistico, sportivo, sociale.
Ha sottolineato Guido Iaccarino, Delegato allo Sport dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente della Commissione del Programma Atleta Federiciano:
A questi atleti offriamo la possibilità di agevolare le proprie carriere sia sportive che universitarie attraverso dei tutor che li supportano nello studio, dando loro la possibilità di recuperare le date di esame o di concordare le modalità e le date con i loro professori e di recuperare i corsi obbligatori. Hanno anche una borsa di studio.
La selezione è avvenuta tramite bando a cui gli studenti hanno partecipato inviando la propria candidatura corredata della carriera universitaria e della carriera atletica. Le domande sono state valutate insieme al CONI e al CIP.
In un videomessaggio il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, plaude all’iniziativa che
dimostra che la storica e formidabile tradizione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II si arricchisce di una nuova pagina, di un nuovo capitolo fatto di attenzione e sensibilità nei confronti di atlete e atleti che rappresentano il nostro Paese attraverso le tante e diverse discipline sportive presenti oggi alla cerimonia.
Per Angela Procida, campionessa mondiale paralimpica, studentessa di Ingegneria Biomedica:
L’iniziativa è fondamentale per noi studenti universitari sportivi perché è necessario mettere al centro la formazione insieme allo sport. Io credo che le due cose siano complementari; non esiste università senza sport e sport senza università.
È anche una grande opportunità per metterci alla pari con gli altri paesi esteri dove questa cultura è iniziata tanti anni fa. È giusto che in Italia e soprattutto in Campania dove ci sono grandi campioni si inizi a mettere al centro della formazione universitaria anche lo sport.
Angela studia e si allena tanto: dal 10 al 14 maggio sarà a Berlino in coppa del mondo con il nuoto, a fine mese in coppa del mondo in Alabama con il paraciclismo, dal 28 luglio al 5 agosto parteciperà ai mondiali di nuoto a Manchester, dopodiché volerà a Glasgow per i mondiali di paraciclismo. E nel 2024 a Parigi alle Paralimpiadi di ciclismo.
Tra i 51 studenti riconosciuti Atleti Federiciani 2023, Michele Gargiulo, pallanuotista e studente di medicina, spiega:
Questo progetto è molto importante per noi studenti che siamo impegnati non solo nello studio ma anche nello sport. È importante che ci sostengano nella doppia carriera.
Questo programma mi ha consentito di organizzare meglio lo studio perché i professori hanno iniziato a capire che lo sport toglie tempo ma è comunque importante e va portato avanti.
Rappresenta un grande passo avanti per l’Università e consente di aiutare gli studenti che sportivamente sono di interesse nazionale a continuare a studiare, riuscendo a raggiungere dei risultati in entrambe le carriere.
Io studio medicina, sono al primo anno e gioco a pallanuoto nella società Acquachiara, in serie A2, da due anni. In questi giorni ci giochiamo tutto per guadagnare un posto per i Play off promozione.
La campionessa paralimpica di scherma e docente federiciana di ingegneria chimica Rossana Pasquino evidenzia come questo programma sia di supporto agli studenti che hanno deciso di fare una dual carrier.
Non è un sostegno solamente economico, prevede presenza a ‘bordo pedana’, nel senso che c’è un supporto dall’esterno di docenti che si mettono a disposizione per recuperare lezioni, garantire sedute dedicate di esami.
Secondo me si avvicina molto a quello che accade negli Stati Uniti, dove lo sport è parte integrante proprio del percorso di studi.
Prossimi impegni?
Ci sono i campionati italiani ad Acireale il prossimo mese e poi abbiamo Varsavia, gara di Coppa del mondo di qualifica a luglio, poi i mondiali a Terni quest’anno a ottobre, pensando a Parigi.
Alessandro Sibilio, campione europeo under 23 dei 400 metri ostacoli, crede che con questa iniziativa comincia a copiare un po’ il modello americano del college.
Per me è stato difficile conciliare entrambe lo studio e gli allenamenti.
Quando si legge che un olimpionico è laureato si dice che le due cose possono coincidere, magari con una borsa di studio e un tutoraggio ad hoc le cose possono coincidere ancora meglio.
Però sappiamo tutti che i grandi sportivi sono anche grandi studiosi quindi mi fa piacere sentire che sono entrambe le cose.
Tanti i testimonial federiciani che hanno raccontato la loro esperienza e hanno ricevuto una targa evidenziando il grande impegno profuso per portare avanti la doppia carriera universitaria e sportiva.
A premiare i talenti federiciani sono stati i coordinatori per il triennio 2022-2025 del programma Atleta Federiciano e componenti della Commissione Atleta Federiciano
Angela Procida, oro mondiale nei 200 stile libero, ha ricevuto la targa dalla professoressa Carmela Cappelli, coordinatore per la Scuola delle Scienze Umane e Sociali. Poi, è stata la volta di Teodorico Caporaso, Marcia Tokyo 2020.
È stato, invece, il professor Carlo Ruosi, coordinatore per la Scuola di Medicina e Chirurgia, a premiare Sara Sibilio, Calcio femminile Serie A Napoli, mentre la professoressa Rossana Pasquino, atleta di fama internazionale e coordinatore per la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, ha consegnato il conferimento a Vincenzo Boni, nuoto paraolimpico Tokyo 2020.
A chiudere, il dottor Carmine Mellone, Presidente del CIP – Comitato Regionale Campania e componente della Commissione, ha chiamato sul podio l’atleta Olimpionico Alessandro Sibilio, Campione europeo Under 23 dei 400 metri ostacoli a Tallinn.
La cerimonia si è conclusa con la consegna del titolo di Atleta federiciano ai 51 giovani partecipanti al bando.