Un nostro affezionato lettore, Antonio Gagliardi, ci ha segnalato un suo video di protesta contro Sputtanapoli: la prima a finire sotto il mirino accusatorio dei media nazionali è stata l’acqua corrente di Napoli, considerata da “L’Espresso” come insalubre nella scottante inchiesta “Bevi Napoli e poi muori“. Dopodiché, pare si sia scatenata una sorta di gara tra chi la sparava più grossa sui nostri prodotti tipici partenopei, il caffè, poi la pizza. Per non parlare dei luoghi comuni che continuano a danneggiare l’immagine della nostra città come l’immondizia, le assicurazioni su auto e motorini e i caschi mai indossati. Ecco come un napoletano decide di rispondere a tutto ciò creando questo video colorito e appassionato.
Stop a Sputtanapoli: ecco quanta gente usa il casco
Il video di Antonio Gagliardi è soprattutto dedicato ad una sorta di tour di Napoli in motorino che ci invita non solo ad osservare le bellezze della città, ma anche a notare quanto poco c’è per strada ormai della spazzatura che invece gira ancora su tutti gli schermi televisivi del nostro Stivale e come tutti, tranne forse pochissimi, indossino il casco in motorino. “Questo video è stato realizzato a Napoli il 28 settembre 2014 per dimostrare il contrario di ciò che viene fatto vedere sulle televisioni italiane, le quali con intenti razzisti offrono un’immagine distorta della città soffermandosi sempre sui quartieri difficili completamente abbandonati dalle istituzioni“, scrive l’autore del video.