All’indomani della bocciatura da parte del Comune di Napoli dello studio di fattibilità presentato dal Calcio Napoli per la ristrutturazione dello stadio San Paolo, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare dell’impianto di Fuorigrotta. E lo ha fatto ad un convegno organizzato dalla Fondazione Eduardo De Filippo, dove non si può certo dire sia andato tanto per il sottile. “Il San Paolo resta un cesso”.
De Laurentiis: “Mi vergogno dello stadio San Paolo. Ho i soldi, non devo dimostrare niente a nessuno”
“Mi vergogno – ha proseguito – quando il Bayern viene qui al San Paolo. Ma io al San Paolo sono ospite. I tornelli li ho pagati io. Invece di contrastarci, dovremmo parlare”. Il numero uno partenopeo ha anche rivelato alcuni retroscena rincarando la dose. “Voglio che quando compro un top player non mi vergogni di portarlo allo stadio. Alcuni si lamentano perchè le mogli non possono andare in bagno a fare pipì. Io non vado mai in bagno al San Paolo, ho paura”.
“Quando il sindaco dice che voglio investire solo 20 milioni nello stadio, voglio dire che i miei soldi si basano su lavori basilari da fare. In primis, penserei a risolvere il problema delle stalattiti di escrementi. Io non devo dimostrare niente a nessuno, mi fanno ridere quando mi dicono che devo dimostrare di avere quei soldi”. Ha concluso aggiungendo la sua intenzione di parlare con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, per parlare della possibilità di costruire un nuovo stadio di proprietà fuori Napoli.
De Magistris: “Accordo per lo stadio San Paolo nell’interesse di tutti. Disponibili a investire”
La risposta del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non si è fatta attendere, proprio a margine dello stesso convegno promosso dalla fondazione De Filippo. “Con la delibera di giunta si è tracciata la strada corretta per arrivare a un accordo nell’interesse di tutti. Quello è l’obiettivo mio e credo che si possa lavorare in quella direzione. Scriviamo che siamo disponibili a investire anche noi delle risorse economiche. È un lavoro complicato – ha poi chiosato – ma che ogni volta vede un passo avanti. E un accordo può essere facilitato anche dal nostro intervento economico”.