Stasera al via su Rai 2 la terza stagione di Mare Fuori

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La terza stagione di Mare Fuori, serie ambientata in un istituto di pena minorile a Napoli, è in prima serata su Rai 2 da oggi 15 febbraio.

C’è una serie che fa impazzire i giovani e ora anche gli adulti e che è diventata una delle narrazioni televisive più popolari ed attese, un vero e proprio fenomeno: Mare Fuori, ambientata in un istituto di pena minorile a Napoli.

La terza stagione, in anteprima streaming su Rai Play dove sta totalizzando record di spettatori (12 milioni solo il 13 febbraio), è in prima serata su Raidue da oggi 15 febbraio.

Una quarta sarà sul set a maggio. Intanto il cast di giovani, tutti eleganti, hanno cantato la sigla, una hit tormentone, sul palco dell’Ariston, ‘protetti’ dalla direttrice Carolina Crescentini.

Anna Ammirati è Liz, l’educatrice dell’Ipm, “materna e carnale”, dice, “ha un rapporto speciale con i ragazzi e anche quando deve metterli in riga e rimproverarli si capisce che gli vuole bene e li comprende”.

Sin dall’inizio “Mare fuori è stata diversa. Per le tematiche e per l’affiatamento sul set. Bisogna pensare che a parte i ruoli adulti, il mio, quello della direttrice Carolina Crescentini, dell’educatore Carmine Recano e Vincenzo Ferrera pochi altri, il cast dei giovani è composto quasi tutto da ragazzini alle prime esperienze che stanno crescendo insieme durante la lavorazione. Merito anche del regista Ivan Silvestrini che anche fuori del set ha saputo creare occasioni continue per socializzare, fare gruppo, sostenersi. Oltre che regista è un grande educatore e Mare Fuori è uno dei set felici che tutti gli attori sognano”.

I due giovani leader del gruppo Nicolas Maupas ossia Filippo Ferrari O’Chiattillo (sta per figlio di papà, così sono chiamati i giovani del Vomero) e Massimiliano Caiazzo ossia Carmine Di Salvo, il figlio del boss che non vuole essere boss, sono diventati amici per la pelle, veri fratelli. Mare Fuori scritta da Cristiana Farina prodotta da Roberto Sessa di Picomedia per Rai Fiction, provoca empatia per tutti i ragazzi. “Sono minorenni che hanno sbagliato e la società deve dare loro una seconda possibilità. Inoltre finalmente si punta il dito sugli adulti. Questa serie ci fa riflettere ancora di più sulle nostre responsabilità di educatori. Per me come attrice e come persona è una esperienza di vita totale”.