Napoli, la Stazione Zoologica Anton Dohrn apre nuovo centro Biotecnologie Ecosostenibili

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Una nuova sede per la Stazione Zoologica Anton Dohrn che ha inaugurato ieri la nuova sede del Dipartimento di Biotecnologie Marine Ecosostenibili

Una nuova sede, di fianco al Molo San Vincenzo che la città di Napoli tenta di avere a disposizione, per la Stazione Zoologica Anton Dohrn che ha inaugurato ieri la nuova sede del Dipartimento di Biotecnologie Marine Ecosostenibili. Un edificio appena rifatto, ex sede dell’Asl nel piazzale del Molosiglio, la prima struttura nel panorama nazionale interamente dedicata alle biotecnologie marine volte ad un approccio eco-sostenibile.

“Siamo grati al Comune di Napoli – spiega Roberto Danovaro, genovese e presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn – per il supporto fornito nella riqualificazione di questo centro che ha come obiettivo quello di rilanciare l’importanza delle biotecnologie marine nel quadro del PNRR. Oggi presentiamo i primi risultati del progetto ADVISE, finanziato dalla Regione Campania, che sta identificando vaccini antitumorali e molecole di interesse farmacologico per la cura dei tumori”.

La nuova sede si avvale delle competenze interdisciplinari di ricercatori di alta formazione nei settori delle Biotecnologie marine, della Biologia, Ecologia, Chimica e Biochimica marina. La sezione potrà avvalersi dei campioni di organismi marini prelevati dal Dipartimento di Infrastrutture di ricerca per le risorse biologiche marine RIMAR e al suo interno ha 18 laboratori dotati di attrezzature all’avanguardia in diversi ambiti applicativi all’interno dei quali lavorano circa 50 ricercatori della Stazione Zoologica e sarà uno spazio di co-working aperto al pubblico e alle iniziative di interesse territoriale del Comune di Napoli.

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“Gli organismi marini – approfondisce Danovaro – sono il più grande tesoro, in gran parte ancora inesplorato, per l’individuazione di molecole e prodotti utili a curare malattie, migliorare la nostra nutrizione, la cura del corpo e a risanare l’inquinamento ambientale. L’auspicio è che questa struttura possa rilanciare il ruolo del nostro Paese in un settore, quello delle biotecnologie marine, ancora troppo poco sviluppato rispetto alle potenzialità offerta dalla ricchissima biodiversità dei nostri mari”.

L’edificio è su tre piani per una dimensione complessiva di circa 1.400 mq. Al suo interno, in particolare, ci sono circa 400mq di ambienti dedicati alla ricerca, 350mq dedicati ad uffici, una sala polifunzionale di 60mq, una corte interna di 150mq, un terrazzo di 200mq. Il Dipartimento di Biotecnologie Marine Ecosostenibili, diretto da Donatella De Pascale, promuove ricerche scientifiche riguardanti le possibili applicazioni dei prodotti naturali marini nei settori di interesse biomedico e ambientale.

Uno dei principali obiettivi della ricerca, attraverso l’interazione con le aziende farmaceutiche, è l’identificazione e la produzione di nuove molecole di origine marina, caratterizzate da proprietà farmacologiche utili per il trattamento di patologie umane. Estratti cellulari da diversi tipi di organismi marini vengono testati al fine di purificare e isolare prodotti naturali marini da impiegare come possibili farmaci antitumorali, anti-infettivi ed anti-infiammatori, o come adiuvanti per vaccini o per il trattamento di patologie neurodegenerative.

Accanto alla ricerca più puramente farmaceutica, il Dipartimento svolge diverse attività nel settore della nutraceutica, nell’intento di individuare e valorizzare i cosiddetti “cibi funzionali”, in virtù delle loro proprietà per la prevenzione di malattie e per il rafforzamento delle difese immunitarie. Il Dipartimento, in particolare, studia le microalghe, organismi marini noti come risorsa di svariati ingredienti bioattivi, tra cui carotenoidi, proteine, vitamine, aminoacidi essenziali, oli ricchi di omega 3 e composti antinfiammatori e antiossidanti.