Il tecnico azzurro ha interrotto il silenzio stampa che durava ormai da un mese e lo fa al termine dela vittoria con l’Atalanta: “L’inizio è stato contratto, la sconfitta a Roma ci ha fatto stare un po’ di più sulle gambe, mentre ci riscaldavamo il Genoa vinceva e poi mentre entravamo in campo il risultato era cambiato e questo ci ha un po’ trattenuto”. Ora occhi alla Roma: “Anche loro l’ultima dovranno andare a Milano per cercare il risultato: la situazione è difficile, stanno facendo cose eccezionali, basta guardare a noi, che abbiamo confermato i punti del girone d’andata, e loro ci mangiano sopra. Io penso che dovrebbe essere obbligatorio giocare in contemporanea, il calcio è andato su una strada che non riesco più a capire”.
Sul contratto ma soprattutto sulle polemiche da esso scaturite: “Ho parlato con De Laurentiis già un mese fa, era tutto nella normalità, il silenzio stampa ha alimentato le voci ma già allora ci siamo detti che ci saremmo aggiornati direttamente a fine campionato”. E a chi gli chiede del Leicester: “Un sogno che si avvera, sono eccezioni e come tali possono succedere. In Italia il Napoli dal punto di vista dell’organizzazione tattica e tecnica è molto vicino alle grandi squadre, ci manca qualcosa ma nessuno avrebbe qualcosa da ridire anche se avessimo qualche punto in meno secondo me”.