Nel Regno delle Due Sicilie l’idea di costruire un ponte sospeso, come quei pochi altri ponti già presenti in altri paesi europei, venne al re Francesco I di Borbone. D’altronde il suo regno all’epoca era tra quelli più all’avanguardia e dovevano avere anche loro un ponte di ferro sospeso, preferibilmente più resistente e affidabile delle strutture europee che mostravano segni di cedimento strutturale a causa della poca flessibilità del ferro stesso.
Siamo nel 1828 e l’incarico fu dato all’ingegnere Luigi Giura, che accetta e decide di viaggiare per l’Europa per vedere di persona quei pochi ponti presenti nel vecchio continente e farsi un’idea delle loro problematiche. Al suo ritorno presenta il progetto e iniziarono i lavori, che terminarono solo nel 1832, anno in cui al trono c’era ormai Ferdinando II, primo figlio di Francesco, morto due anni prima. E su Ferdinando ancora oggi circola una storia sulla realizzazione del ponte, dove si narra che a chi gli chiedesse di interrompere i lavori, perché scettici sulla riuscita del progetto, questi con tutta calma rispondesse “lassate fa ‘o guaglione”, riferendosi a Luigi Giura. Dimostrando enorme fiducia nell’ingegnere che di certo non l’avrebbe deluso agli occhi di tutta Europa. Il suo Ponte Real Ferdinando sarebbe stato l’ennesimo fiore all’occhiello del Regno delle Due Sicilie.
Ponte Real Ferdinando – L’inaugurazione
E Ferdinando II avrebbe avuto ragione, perché Luigi Giura mise appunto un nuovo metodo per aumentare la resistenza del ferro, facendo produrre alle fonderie calabresi di Mongiana una lega al nichel, mentre le travi di sostegno, per mezzo di una macchina da lui stesso progettata, sarebbero state ancora più resistenti. Giungiamo così a maggio 1832, esattamente il 4, giorno dell’inaugurazione e del primo collaudo. Presenti sulle rive del fiume Garigliano ambasciatori, militari e semplice gente comune del posto, tutti a curiosare e pronti ad assistere ad un fallimento o ad un trionfo. E’ trionfo fu, perché il collaudo, fatto dallo stesso Ferdinando II, terminò senza nessun segnale di cedimento da parte del Ponte Real Ferdinando.
Oggi quel ponte esiste ancora, ma è solo visitabile e da un gruppo massimo di 25 persone. Fu distrutto dai tedeschi il 14 ottobre del 1943, che si ritiravano verso la linea Gustav, in fuga dagli alleati. Fu restaurato solo a fine anni Novanta e come abbiamo detto, il Ponte Real Ferdinando è ancora lì, sopra il fiume Garigliano, che aspetta solo di essere visitato.