Circa 4000 studenti sono scesi stamattina in piazza per protestare contro le recenti riforme del governo Renzi che, a detta degli studenti, creerebbe ulteriore disoccupazione ed eccessiva competizione tra i docenti. Proprio questi ultimi tra le novità dalla piazza. Sono scesi in campo, infatti, anche tantissimi docenti delle scuole superiori che hanno protestato vigorosamente contro il Jobs Act e lo Sblocca Italia. “Le recenti norme introdotte – dichiara Gaetano Federico, docente di scuola superiore – impediranno ai docenti sotto i limiti di poter andare in pensione. Con le recenti introduzioni non ci sarà più la possibilità per circa 4000 persone di andare in pensione. In questo modo si impedirà la stabilizzazione di un altrettanto numero di precari. Questo – continua – perché il governo non ha fondi da destinare. Invece per altre cose come, ad esempio, per l’acquisto dei cacciabombardieri, i fondi ci sono e li hanno reperiti”.
Il corteo partito da piazza del Gesù si è “incontrato” con un secondo corteo partito da piazza Garibaldi. Insieme i due gruppi uniti hanno percorso via Marina e si sono recati sotto la sede dell’ex Provveditorato dove hanno manifestato a suon di fumogeni, bombe carta e lanci di uova.
A parte il gran fracasso non si sono registrati incidenti di sorta. Qualche piccolo disagio si è, però, registrato fuori gli istituti di credito presenti sul percorso. I collettivi studenteschi, infatti, hanno imbrattato le vetrine con della vistosa vernice rossa. La circolazione stradale, nei pressi della zona di via Marina, è stata letteralmente paralizzata a causa del lungo transito degli studenti. “Oggi ci siamo riuniti – dichiara Chiara, giovane studentessa universitaria – non solo tra noi studenti ma anche coi professori per protestare contro gli atti di un governo che si sta dimostrando degno figlio dei governi che si sono succeduti per venti anni. Questa manifestazione è in diretta continuità con le manifestazioni che si stanno svolgendo da tempo in tutta Italia e, soprattutto, con il Block Bce a cui gli studenti hanno partecipato in massa”.