di Giuliana Gugliotti
Lo stupro di via Mezzocannone che ha gettato il centro storico nel panico sembra non essere mai avvenuto.
Lo rivela un comunicato stampa della Questura: “L’attività investigativa, svolta dalla Squadra Mobile, ha consentito di accertare come l’episodio di violenza sessuale, in danno di una studentessa universitaria di 23 anni, denunciato nel pomeriggio di ieri, in realtà non si è mai verificato. Il caso, sin da subito, è stato trattato da personale specializzato della sezione investigativa sui reati a sfondo sessuale” si legge nel testo.
Una circostanza che getta un’ombra di mistero sull’episodio che ha sconvolto l’opinione pubblica napoletana; soprattutto perché lo stupro pareva essere stato confermato dagli accertamenti svolti dai medici del Loreto Mare, dove la ragazza era stata ricoverata dopo la denuncia.
Aggiornamenti: L’uomo calvo, il coltello, la puzza di alcool. Tutte balle. Nessun tentativo di stupro per la studentessa 23enne di Pianura, e nessun pericoloso stupratore che si aggira a piede libero per il centro storico. La ragazza che ieri sera ha denunciato lo stupro indicando l’aggressore come un uomo calvo e che “puzzava di alcool” avrebbe inventato tutto. Motivo: allentare la tensione familiare dovuta alle pressioni dei genitori che la spingevano a laurearsi al più presto.
Sollievo per gli abitanti del centro storico. Un sollievo che però lascia l’amaro in bocca, quello di chi si domanda se sia possibile arrivare a tanto: inventarsi uno stupro, indicare un presunto colpevole (l’ignaro clochard 40enne fermato dalla polizia, che da aguzzino si trasforma in vittima innocente), mettere in allarme l’intera città. Tutto per portare avanti una strategica, personalissima menzogna.
La ragazza rischia intanto una denuncia per procurato allarme. A destare il sospetto degli inquirenti è stata la versione sin da subito contraddittoria fornita dalla giovane, e il fatto che gli abitanti di vico Pallonetto a Santa Chiara, luogo in cui si sarebbe consumato lo stupro, hanno riferito di non aver visto né sentito niente di strano.
Uniche circostanze emerse dagli accertamenti medici che potevano indicare uno stupro sembrano essere un livido su una coscia e il segno di una sigaretta spenta sulla mano.
Un rapporto sessuale sembra esserci stato, ma senza violenza. Inoltre pare che le telecamere di videosorveglianza della zona avessero ripreso la ragazza in compagnia di un uomo: ma dai loro atteggiamenti appare chiaro che non si trattava di un aggressore.