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Un romanista nella città di Maradona, ecco la vittoria con l’Inter

di Marco La Veglia.

Vincere a San Siro  è un’emozione nuova per Rudi Garcia, al contrario di Totti che in questo campo si è tolto negli anni parecchie soddisfazioni.

Ieri sera, proprio come nell’ottobre 2005 (allora fu 2-3 con Montella e Adriano tra i marcatori) il Capitano della Roma ci ha messo la sua firma, e per ben due volte!

Ebbene sì, a  37 anni “suonati“, come di solito si sente dagli scettici, Francesco incanta ancora Milano e nel primo tempo, al 18’,  mette al tappeto un’Inter praticamente inerte prima con una botta rasoterra che passa tra una selva di gambe nerazzurre e poi al minuto 40′, con un rigore ben calciato, che supera il portierone Handanovic. Ed è già 2-0 Roma!

In mezzo una clamorosa traversa di Guarin, ma che rappresenta l’unico  squillo degli uomini di Mazzarri in tutto il primo tempo.

E se a qualcuno il rigore assegnato per il fallo su Gervinho (“la freccia nera” per il commentatore Zampa), di pochi centimetri fuori dall’area, non va giù, allora ad emettere la sentenza finale ci pensa ancora Totti.

6 ottobre 2013

Al 44’ il Capitano  sugli sviluppi di un corner avversario, uncina il pallone e dopo uno spettacolare palleggio dà il via alla cavalcata di 40 metri di Strootman: il giovane olandese confeziona poi un assist perfetto per Florenzi che dal vertice dell’ area batte con un diagonale secco il povero Handanovic.

E’ proprio Florenzi, che l’anno scorso a settembre aveva segnato all’esordio assoluto in serie A qui a San Siro, a mettere la parola fine su questo match, già all’ intervallo! Sul tabellino è 0-3!

Nel secondo tempo tutti si aspettano uno scatto d’orgoglio nerazzurro, un assalto dei vari Palacio, Icardi (entrato al posto di Pereira), Alvarez, Guarin e, nel finale, di Milito: ma nulla da fare, ogni tentativo va a sbattere contro la corazzata giallorossa che non molla neanche un minuto.

Unica pecca di questa stellare serata è l’espulsione, per doppia ammonizione, di Balzaretti: una decisione evitabilissima che gli farà saltare la partita con il Napoli.

Una Roma che nel giorno della verità gioca un bel calcio, con gli esterni d’ attacco che concretizzano praticamente tutte le palle servite dai centrocampisti e da Totti e con due centrali di difesa, Benatia e Castan, che evitano ogni pericolo a De Sanctis, ormai imbattuto da 451’ e che ha subito solo un goal da Biabiany, alla terza giornata.

Capolista a punteggio pieno dopo 7 giornate, differenza reti di +19, unica in Europa al pari solo del Barcellona: nella capitale ormai le speranze di scudetto non sono più un sogno, ma una bella e fattibile realtà.

 

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Redazione web

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

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