Nasce a Milano “Svuota la Vetrina”, un vero e proprio movimento social per dare slancio alla cultura, alla lettura e, soprattutto, alle librerie indipendenti. L’idea nasce dalla mente vulcanica di Daniela Nicolò, redattrice di testi scolastici ed universitari, dopo aver letto ad agosto di quest’anno di un cliente misterioso che ha acquistato ben 10 mila euro di libri presso la Libreria Hoepli del capoluogo lombardo, svuotando letteralmente la vetrina del negozio. “Se questo benefattore della cultura ha fatto un gesto simile perchè non dargli seguito (naturalmente però spendendo non così tanto)?” ha pensato Daniela. Ed ecco che decide di acquistare i libri esposti nella vetrina della libreria “I Baffi” sempre a Milano, negozio piccolo ed accogliente con una vetrina più piccola rispetto ad un megastore, quindi adatta alle sue finanze. Parlandone anche ai suoi cari, ha deciso di aprire dei canali social (aiutata anche dalla libraia Celia Manzi) per condividere questa sua idea/esperienza, ed ecco che il fenomeno diventa virale in poco meno di due mesi! Tante sono le librerie “svaligiate” da Nord a Sud, in questa maratona di cultura che sta riuscendo a dare un grande slancio alla lettura e una grande mano alle piccole librerie indipendenti, le botteghe di quartiere dove si respira un’atmosfera inebriante di cultura. Un successo strepitoso, nato per gioco quasi, ma che ha donato tanta soddisfazione al cuore di Daniela che ultimamente ha dichiarato:”Spero che i gruppi di lettura svuotino le vetrine della propria libreria di riferimento, che le imprese facciano beneficenza comprando libri per l’infanzia e regalandoli agli asili, che vip, influencer e celebrity si accapiglino per svuotare le vetrine immortalandosi fra cataste di libri”. L’ultima vetrina in rigoroso ordine cronologico ad essere stata presa d’assalto è quella della libreria Wojtek di Pomigliano D’Arco (Na), Si può tranquillamente definire Daniela una gran donna, portatrice di un grande esempio: la cultura è un elemento chiave della nostra vita, un elemento molto importante per tutti. Ho avuto modo scambiare quattro chiacchiere con lei ultimamente, e ne è nata un’intervista che ha rilasciato per i lettori di RoadTv Italia:
Ciao Daniela, ci spieghi un po’ più nel dettaglio quando nasce svuota la vetrina e perché?
L’idea è nata leggendo la notizia del cliente misterioso che in agosto ha svuotato una vetrina della libreria Hoepli di Milano, spendendo ben 10.000 euro. Un gesto di tale rilevanza non può non colpire chiunque ami la lettura. Ho dunque semplicemente pensato “lo faccio anch’io”, ovviamente puntando a una vetrina molto meno costosa rispetto a quella della Hoepli. E ho davvero sognato, sperato che molte persone mi imitassero e che si creasse una catena virtuosa. Mi sono rivolta alla libreria di Milano “I baffi” perché la titolare, Celia, è una giovane donna originaria di Salerno che ha deciso di avviare un’attività imprenditoriale da sola e in un quartiere privo di librerie, ma soprattutto perché è una libraia davvero molto preparata, gentile, attenta. E poi la sua libreria è bellissima, accogliente! È stata Celia a suggerirmi di aprire la pagina Instagram, e la diffusione dell’iniziativa è cominciata così
La frenesia di questa nostra epoca moderna uccide quasi la voglia di fermarsi, osservare e scegliere con calma, internet offre tutto e senza troppa fatica … il progresso in questo caso potrebbe essere regresso?
Dipende dai casi. Sono sempre favorevole alle invenzioni dell’intelletto umano, non vorrei tornare a un mondo pre Internet. Bisogna però mantenersi lucidi riuscendo a usare le novità, e non esserne usati. La piattaforma Amazon per esempio è molto dannosa; non è stata opportunamente regolamentata a livello legislativo, così ha provocato la chiusura di molte piccole attività – librerie comprese – in cambio della diffusione di un lavoro sottopagato.
La cultura trova sempre meno spazio in una società come la nostra, che ama definirsi all’avanguardia: perché? Non è un controsenso tutto questo?
Sì, è sicuramente un controsenso. Sono convinta che in primis le istituzioni dovrebbero riportare al centro della propria agenda politica l’importanza del diritto alla cultura e dell’istruzione (permanente!) per tutte le cittadine e i cittadini.
Hai scelto di creare questo movimento per dare uno slancio alla lettura ed aiutare le librerie indipendenti: a tal proposito che valore hanno le librerie indipendenti nella nostra società?
Le librerie sono tutte importanti perché è importante che le persone possano trovare occasioni di lettura ovunque, in qualsiasi libreria, edicola o biblioteca. Le librerie indipendenti rispetto a quelle di catena però sono spesso collocate in aree non centrali, se non addirittura periferiche, e molto spesso animano e presidiano il “proprio” territorio con occasioni di scambio di opinioni e di socialità, come avviene per esempio durante le presentazioni o in occasione di attività dedicate ai bambini o con l’organizzazione dei gruppi di lettura.
Svuota la vetrina è un momento nato attraverso i social: che riscontri avete avuto finora? I social possono dare una mano?
Certamente sì, i social hanno aiutato moltissimo la diffusione dell’iniziativa. Però sono convinta che se la giornalista Giovanna Fagnani non le avesse dedicato il primo articolo sul Corriere della Sera, Svuota_la_vetrina non avrebbe ricevuto tanta attenzione, non sarebbe stata considerata un’iniziativa seria come invece è (non è una moda!).
Cosa diresti ad un lettore abituato ormai a comprare libri sui vari market online piuttosto che dal vivo nella propria libreria di quartiere?
Nessuno sconto può valere lo scambio umano che si ottiene recandosi in una libreria vera. La preparazione dei librai, i loro consigli e suggerimenti garantiscono delle scelte di lettura molto soddisfacenti, indovinate.
Dove arriverà svuota la vetrina?
Ancora non lo so, è un’iniziativa che vive di spontaneità. Ma spero che arrivi ovunque.
Ringraziando ancora Daniela per la sua disponibilità, ricordiamo i contatti di “Svuota la vetrina”:
https://www.facebook.com/svuota.la.vetrina
https://www.instagram.com/svuota_la_vetrina/
Ad maiora Daniela, ad maiora Svuota la vetrina!