Il Napoli pareggia in Galles. Decisiva la gara di ritorno al San Paolo per il passaggio del turno.
di Diego Scarpitti
Tra il cigno e il ciuccio non prevale nessuno dei due. Al Liberty Stadium l’andata dei sedicesimi di Europa League finisce a reti inviolate. Swansea-Napoli 0-0. Un pareggio che rinvia il superamento del turno nella gara al San Paolo. In Galles non si contano né vincitori né vinti. Influirà quindi l’apporto dell’arena di Fuorigrotta per ipotecare gli ottavi di coppa. Nella città natale di John Charles, centravanti della Juve negli anni sessanta, gli uomini di Benitez non riescono a trovare la via del gol nell’arco dei 90 minuti regolamentari.
Rafael e Reina protagonisti. Un tempo a testa. Prima il brasiliano poi lo spagnolo. Gli estremi difensori non si lasciano ingannare dalle sortite avversarie. La compagine di Garry Monk, succeduto in panchina a Laudrup, tenta di superare, in più di una circostanza, i portieri napoletani. Senza riuscirvi però. La sicurezza e l’esperienza dei numeri 1 e 25 evitano conseguenze catastrofiche. I goalkeepers nostrani guardiani insuperabili non del faro ma della porta.
Debutta Henrique. L’assenza di Albiol non passa inosservata. La sua indisponibilità si nota eccome. Il pilastro del pacchetto arretrato osserva i suoi colleghi di reparto lontano dal terreno di gioco. Il brasiliano Henrique Adriano Buss viene lanciato nella mischia dal primo minuto. Il nuovo acquisto, preferito a Jorginho nella lista europea, nulla aggiunge e nulla toglie.
Il Napoli si limita all’essenziale. Prova a colpire ma con scarsa convinzione e intensità. Per la qualificazione discorso rinviato di una settimana.