Non è certo una novità, il mezzogiorno ha da sempre problemi a creare posti di lavoro. E’ qui che da anni ci sono le maggiori difficoltà ed è qui che il tasso di occupazione ha raggiunto una percentuale inferiore a quella dell’intera Grecia. A lanciare l’allarme è Renato Mason della Cgia.
Per ridare slancio all’occupazione – spiega il segretario Renato Mason – dobbiamo tornare a investire, visto che negli ultimi 8 anni questo indicatore ha subito una caduta verticale di quasi 30 punti percentuali. Altrimenti, c’è il pericolo che il nostro paese perda la sfida dell’innovazione, della ricerca, della competitività e scivoli in una stagnazione economica senza vie d’uscita”.
Tra i 28 paesi Ue solo Croazia (55,8%) e Grecia (50,8%) hanno un tasso occupazione più basso del nostro (56,3%). Ma se si guarda al solo mezzogiorno, è qui che emergono le difficoltà maggiori. Qui il tasso di occupazione è sotto ad Atene: Sardegna (-0,7 punti percentuali su dato medio di Atene), Molise 1,4, Basilicata 1,6;Puglia 7,5, Sicilia 10,8; Campania 11,2; Calabria 11,9.
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