Oltre la linea d’inverno continua con Look Inside e The L(o)ast Jew al Teatro Magma
Continua domenica 12 marzo alle ore 19.00 la rassegna itinerante Oltre la linea d’inverno, diretta da Sabrina D’Aguanno e Rosario Liguoro, al Magma Teatro di Torre Annunziata con il secondo dei quattro appuntamenti dedicati alla danza contemporanea, che si inserisce nell’ambito della VII stagione teatrale del Magma, La Materia dei Sogni, curata dall’associazione Balagancik.
Le compagnie che si alterneranno sul palco per questa serata sono la Compagnia Giovanile Akerusia Danza, con lo spettacolo Look Inside, e Associazione Compagnia Danza con un estratto da The L(o)ast Jew.
La Compagnia Giovanile Akerusia Danza porterà in scena una performance che attraverso la danza ripercorre un percorso interiore associato al recente vissuto collettivo fatto di giorni sospesi pieni di dubbi ed emozioni confuse e contrastanti: Look Inside, ideato e coreografato da Sabrina D’Aguanno.
Lo spettacolo nasce dal bisogno di trovare nuove prospettive ed è un vero e proprio laboratorio coreografico in cui i cinque danzatori protagonisti (Maria Giulia D’Angelo, Althea Esposito, Ludovica Mormile, Chiara Ponticelli e Vittoria Vantucci) sono partiti da stimoli di ispirazioni diversi e lavorando individualmente li hanno rielaborati con una propria interpretazione.
Lo spettacolo di Associazione Compagnia Danza, invece, sarà The L(o)ast Jew (Io sono l’ultimo ebreo), che è il sottolio del libro di Chil Rajchman, uno dei 57 ebrei del Sonderkommando sopravvissuto alla fuga dal lager di Treblinka.
La parola L(o)ast è l’unione delle parole last, per la testimonianza di Rajchman, e lost, ovvero perso, che si riferisce alla condizione psicologica di smarrimento degli ebrei che hanno vissuto in prima persona l’Olocausto, infatti lo spettacolo nasce per riflettere con una modalità inedita sull’inferno in terra che è stato per la squadra speciale di detenuti compiere il loro lavoro nei crematori e nelle camere a gas dei campi di sterminio.
Anche estremamente simbolica la presenza sulla scena, oltre ai cinque danzatori, di cumuli di foglie secche come rimando all’opera dell’artista israeliano Menashe Kadishman intitolata Shalechet (Foglie cadute), realizzata nel 1997 in uno dei Memory Void del museo ebraico di Berlino.
Gli interpreti di questa storia saranno Simone Centanni, Francesca D’Arienzo, Melania Nicastro e Loris Vestuto, mentre la drammaturgia è opera di Eirene Campagna, Antonella Iannone è il direttore artistico dello spettacolo e le coreografie sono a cura di Simone Liguori.