Sedici spettacoli, musica, danza, stand-up comedy animeranno il palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli dal prossimo mese di ottobre
Sedici spettacoli, musica, danza, stand-up comedy e una nuova sezione dedicata ai più piccoli e alle famiglie (che prenderà il via a dicembre con uno spettacolo di Emma Dante), animeranno il palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli, dal prossimo mese di ottobre fino ad aprile 2023, “con un cartellone ricco d’incroci tra generi e stili, testi classici e contemporanei, nuove e antiche urgenze di rappresentazione, rispettandone la naturale e consolidata vocazione” come è stato evidenziato oggi nella presentazione.
“Menù di stagione – dice il direttore artistico Alfredo Balsamo – è la parola chiave dell’intera programmazione, ricca e articolata nella sua offerta, che accompagnerà lo spettatore, e gli stessi protagonisti, verso la piena e sospirata ripresa, superando un momento che ha sospeso tanto i corpi quanto le menti, e riconoscendo nel teatro, e nella cultura tutta, uno degli elementi vitali della nostra quotidianità”.
Saranno i volti di importanti artisti del panorama teatrale, tra i quali Silvio Orlando, Isabella Ragonese, Ascanio Celestini, Giuseppe Battiston, Marco Baliani, Ferzan Ozpetek, Filippo Nigro, Paolo Valerio, a dare voce e anima alle storie sul palcoscenico partenopeo.
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Palcoscenico che ospiterà spettacoli e riletture firmati da importanti registi, in alcuni casi anche interpreti in scena, del panorama nazionale e internazionale come Daniel Pennac, Maurizio Scaparro, Lucia Calamaro, Claudio Di Palma, Fabrizio Arcuri, Simone Derai, Francesco Saponaro, che porteranno in scena testi di autori che vanno, fra gli altri, da Eugène Ionesco a Sergej Dovlatov, da Andrea Zanzotto a Lucia Calamaro, da Duncan Macmillan a Mozart.
Il Teatro Nuovo di Napoli continua, così, il suo percorso “come luogo di aggregazione e di cultura per la città con la nuova stagione teatrale” è stato ancora rilevato, e consolida l’esistenza della storica sala dei Quartieri Spagnoli “affinché il teatro possa continuare a svolgere la funzione che gli è propria: regalare al pubblico emozioni e suggestioni in un contesto di riflessione collettiva”.