di Redazione
Napoli – Ancora bufera sul Teatro San Carlo: dopo le dimissioni di alcuni membri del CdA, oggi il ministro dei Beni Culturali Bray ha diffuso una nota con la quale annuncia l’arrivo di un commissario straordinario alla guida della Fondazione San Carlo. La scelta non è, però, piaciuta al sindaco De Magistris, attuale presidente della Fondazione: “il Comune impugnerà qualsiasi ipotesi di commissariamento – ha dichiarato il primo cittadino napoletano – La rottura si è consumata, bisogna prenderne atto”.
Parole dure, le stesse che ha riservato questa mattina ai colleghi dimissionari che, nonostante la regolare convocazione del CdA, hanno scelto di non presentarsi, facendo saltare la riunione per mancanza di numero legale: l’incontro avrebbe permesso di proseguire i lavori per i provvedimenti “straordinari e dovuti” come “votare il bilancio per ottenere gli anticipi del Fus, il Fondo unico dello spettacolo” ha detto il sindaco, che era presente con il nuovo rappresentante del Comune Mariano Patti. A seguito di tale episodio i lavoratori del San Carlo hanno ripreso le agitazioni, occupando la Soprintendenza, ma assicurando che gli spettacoli del Massimo napoletano non saranno interrotti a causa della loro protesta.
Intanto, il ministro Bray ha sottolineato la necessità di condividere un progetto comune per il rilancio del San Carlo, che tuteli i lavoratori. “Questo – ha detto – nella doverosa applicazione della legge e di tutti i necessari adempimenti, da adottare nello spirito di massima collaborazione e indispensabili a garantire l’attribuzione dei contributi statali e a far fronte agli ordinari impegni economici della Fondazione, anche nei confronti dei lavoratori e per il mantenimento dei loro posti di lavoro”.
22 gennaio 2014