Teatro San Carlo, in Piazza del Plebiscito spettacolo in onore di Carla Fracci

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Teatro San Carlo

Il Balletto del Teatro San Carlo in Piazza del Plebiscito. Il 4 luglio debutto per Il lago dei cigni e La bella addormentata

Protagonista il Balletto del Teatro di San Carlo debutta domenica 4 luglio in Piazza del Plebiscito alle 20,15 il secondo titolo in cartellone per Regione Lirica 2021: Il lago dei cigni / La bella addormentata, spettacolo a cura della nuova direttrice del Balletto del massimo napoletano, Clotilde Vayer.

Nella prima parte prevista l’esecuzione di alcuni estratti da Čajkovskij con la coreografia di Marius Petipa e nella seconda il II Atto da Il Lago dei Cigni di Čajkovskij con la coreografia di Rudolf Nureyev. Il Balletto sarà dedicato alla memoria di Carla Fracci. I costumi sono di Giusi Giustino, le luci di Mario DAngiò, Video designer Alessandro Papa. Nel ruolo di Aurora si alterneranno Claudia D’Antonio e Anna Chiara Amirante.

Nella seconda parte, ad interpretare la principessa Odette saranno Anna Chiara Amirante e Luisa Ieluzzi mentre il Principe Siegfried saranno Alessandro Staiano e Danilo Notaro. (Al via “Napoli Città Libro” a Palazzo Reale e il “Salone del Libro Off” al Gambrinus)

Le musiche registrate sono eseguite dall’Orchestra del Teatro San Carlo diretta da Maurizio Agostini. Dopo Piazza del Plebiscito lo spettacolo andrà in scena anche all’interno del Teatro di San Carlo dal 9 all’11 luglio alle ore 20.00.

Per me accostare questi due nomi, Petipa e Nureyev – afferma la Vayer significa classe ed eccellenza’. Poiché le regole sanitarie ci impongono di non far ballare troppo a contatto i ballerini e inoltre che lo spettacolo non superi una certa lunghezza, avremo così un riassunto convincente di alcuni punti salienti che possano dare una idea della bellezza della Bella addormentata e magari facciano venir voglia di vedere in futuro il balletto intero.

Nella seconda parte – continua la Vayer – avremo invece il secondo atto de Il Lago dei cigni. Nureyev aveva creato una prima versione per Vienna negli anni Sessanta, e dopo vent’anni realizzò lo spettacolo per l’Opéra di Parigi alla quale ci riferiamo’‘.