Al Teatro San Ferdinando di Napoli il debutto in prima nazionale dello spettacolo “Occhi gettati. Un dé-coupage, 34 anni dopo” di Enzo Moscato
Ritorna a teatro Enzo Moscato, dal 26 al 31 ottobre al San Ferdinando di Napoli per il debutto in prima nazionale dello spettacolo “Occhi gettati. Un dé-coupage, 34 anni dopo”, del quale lo scrittore, attore, cantante e regista napoletano firma anche testo e ideazione scenica. Con lui sul palcoscenico Benedetto Casillo, Giuseppe Affinito, Salvatore Chiantone, Tonia Filomena, Amelia Longobardi, Anita Mosca, Emilio Massa, Antonio Polito.
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La scena e i costumi sono di Tata Barbalato; la selezione musicale di Dimomos; la produzione del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Compagnia Teatrale Enzo Moscato / Casa del Contemporaneo. Considerato già nel 1986, anno del suo debutto testo-chiave di Enzo Moscato, ‘Occhi gettati’ si ripresenta oggi in tutta la sua vivezza, come un canto sospeso tra il tragico, il comico, il grottesco, il surreale.
Titolo ad una antologia di Moscato (2003 edito da Ubulibri di Franco Quadri), l’autore definisce il suo testo scritto ormai 30 anni fa ‘come una picassiana Guernica, una sorta di grande incendio, di grande rogo, di grande olocausto, del discorso tradizionale sul teatro, e su Napoli, e su me, poiché noi tre siamo profondamente la stessa cosa. Nel bene e nel male, siamo la stessa”.
L’odierno ‘Occhi gettati’ parla quindi “dei miei fantasmi, reali o immaginari. Del balletto di questi fantasmi, che è il balletto quaresimale e carnevalesco di me stesso e della città di cui sono carne e sangue’.
A Enzo Moscato l’Associazione Nazionale Critici di Teatro assegna quest’anno il Premio Anct/Poesio alla carriera intitolato a Paolo Emilio Poesio, ‘per il lungo ed originalissimo lavoro di drammaturgo, attore e regista che con i suoi spettacoli ha contribuito a innovare profondamente il linguaggio del teatro contemporaneo’. La cerimonia di consegna avverrà il 19 novembre prossimo al Teatro Palladium di Roma, nell’ambito della Rassegna nazionale di teatro in carcere.