di Redazione
“Quando le terme erano private lavoravamo bene, ci pagavano regolarmente, abbiamo anche avuto anche due premi di produzione. Da quando siamo passati alla gestione pubblica invece, i soldi non ci sono e il futuro delle terme è un punto interrogativo”.
Sono le dichiarazioni di alcuni dipendenti delle terme di Agnano che questa mattina si sono riuniti in un sit-in di protesta davanti a Palazzo San Giacomo per denunciare la precarietà della loro situazione lavorativa.
A settembre il comune, attuale proprietario della struttura, avrebbe aperto un bando di gara per assegnare la gestione delle terme a un soggetto privato, ma la gara è andata deserta.
I dipendenti lamentano l’assenza di un piano economico di sviluppo della struttura, che attualmente è a rischio chiusura nonostante l’affluenza, in questi anni che hanno visto il passaggio dalla gestione privata a quella comunale, non sia mai calata. Anzi.
Il paradosso è proprio questo: le terme continuano ad essere frequentatissime, “fiore all’occhiello della città di Napoli, come le ha più volte definite il sindaco”, spiegano i manifestanti, il lavoro da fare è tanto, ma per gli 81 dipendenti comunali di stipendi neanche l’ombra.
“Domani saremo ancora qui” annunciano i manifestanti, che recentemente hanno avuto un incontro con l’assessore Panini, dal quale attendono ancora “risposte certe, non chiacchiere”.
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29 ottobre 2013