di Redazione
E’ il primo progetto scientifico per verificare se vivere nella Terra dei Fuochi altera il Dna favorendo quindi l’aumento delle probabilità di contrarre un tumore. E’ lo studio messo a punto dalla Fondazione Pascale, il primo in Europa ad occuparsi di questa possibile connessione.
L’obiettivo sarà quello di cercare tracce di eventuali alterazioni genetiche nelle persone che vivono e hanno vissuto nella Terra dei Fuochi, per capire che ruolo gioca l’inquinamento nell’insorgenza di neoplasie ma soprattutto, nella modifica dei geni. A questo scopo si lavorerà su un campione pilota di 300 individui, tutti operati al Pascale di tumore ai polmoni, di cui la metà – 150 persone – abita nella Terra dei Fuochi, per evidenziare eventuali differenze tra il gruppo sperimentale e quello di controllo.
Stabilita intorno al 20% la soglia di significatività: se si dovessero trovare mutazioni genetiche in 20 su 100 pazienti provenienti dalla Terra dei Fuochi e ammalatisi di tumore ai polmoni, questo significherebbe che esiste un problema ambientale e una correlazione tra le alterazioni genetiche che portano al tumore e l’inquinamento.
Sorge spontanea una domanda: e se così dovesse essere, chi risarcirà i malati e le loro famiglie?