di Redazione
Un commosso Giorgio Napolitano ha ricevuto oggi al Quirinale don Maurizio Patriciello ed alcune mamme che hanno perso prematuramente i propri figli a causa della piaga dei rifiuti tossici che affligge la Campania. “Con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall’emozione, si è dovuto interrompere e fermare per qualche minuto” il Presidente della Repubblica che, da quanto afferma don Patriciello, ha ascoltato le storie troppo spesso disperate degli abitanti della Terra dei Fuochi.
Ha poi promesso maggiore attenzione ed ha accolto le diverse perplessità dei comitati operanti sul territorio, in merito al decreto varato dal governo: “La sanità è la parte che manca nel decreto e poi qualcosa di più sulla giustizia – sostiene don Patriciello – dopo due anni l’esercito se ne va e i 50 milioni per la sanità sono un una tantum; dopo lo screening chi le cura le persone: non si può chiedere ad una famiglia se curare la mamma o la figlia”.
Mentre i sindaci dell’area nord hanno firmato una Convenzione tra i Comuni di Acerra, Afragola, Caivano e Casalnuovo – che sarà illustrata giovedì 23 gennaio nel corso di una conferenza stampa nel palazzo municipale di Afragola – per attuare un piano d’intervento condiviso e fronteggiare l’emergenza roghi tossici e lo sversamento illecito di rifiuti, don Patriciello ha ricordato a Napolitano cosa urge alla popolazione: “il vero problema – ha detto – è cosa brucia e chi brucia, e chi glieli da”.
22 gennaio 2014