di Anna Copertino
Ancora una giornata ” irrespirabile” per la sventurata Terra dei Fuochi, che ha visto l’incendio di tremila ecoballe del sito di stoccaggio, Zona Pontano, di Acerra, divampato, intorno alle 24.00 di sabato.
Una nube tossica, ha subito coperto il cielo di Acerra fino a Caivano, Casoria ed Afragola, spingendosi oltre, fino quasi a Napoli.
E’ la seconda volta, che la piazzola numero 2, prende fuoco, già a marzo, settemila ecoballe andarono bruciate.
Il sito, che è a pochi metri dalla zona Militare, è sorvegliato da guardie giurate e dagli addetti del Consorzio del bacino.
E’ sono proprio questi che hanno accolto i Carabinieri di Acerra, subito accorsi.
Gli inquirenti, non escudono nulla, dalle piste dei clan delle discariche, alle ritorsioni dei lavoratori del Consorzio del Bacino, che da mesi non ricevono lo stipendio.
Ed in questa terra di nessuno, si gioca con la vita delle persone, che la abitano.
Il cielo di quelle terre martoriate, livido di fumo, in gradazione dal bianco al grigio, fino ad essere avvolto in un nero livido che rende irrespirabile l’aria, che punge la gola e gli occhi, che ammala gli organi, e che lascia l’amaro in bocca…. In attesa di uno” Stato” che migliori.
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