La notizia delle ultime ore è che circa due mesi fa la CIA aveva avvertito la Polizia Catalana del rischio di un possibile attentato a Barcellona. Lo ha rivelato il giornale spagnolo El Periodico, riportato in italiano da SkyTg24. Nell’informativa tra i luoghi citati vi era anche La Rambla. E non è tutto.
Non si discute la forte imprevedibilità degli atti terroristici, soprattutto in luoghi improbabili. Ma in un clima come questo, in cui da anni, e ancor più negli ultimi mesi, quello che i media definiscono “terrorismo islamico”, si è manifestato in maniera ripetuta, in forme varie ma simili, e soprattutto in luoghi simbolo come La Rambla di Barcellona, è davvero impossibile difendersi? E gli attentati di Parigi? E il mercatino natalizio a Berlino del 19 dicembre scorso? Ed la “strage di Nizza” sul lungomare affollato del 14 luglio 2016? E il ponte di Westminister a Londra del 22 marzo 2016? Senza andare a tutti gli altri troppo indietro, dove si può ammettere anche che l’Europa non era preparata a simili fenomeni, perché mai si erano verificati.
Ma come è possibile che La Rambla non fosse blindata, con camionette, Polizia e blocchi di cemento o strumenti perforanti, per lo meno agli accessi di veicoli? Come è possibile non proteggersi da una modalità, ormai tristemente banale, e già ormai consolidata e mostrata in maniera drammatica in altri luoghi? Come è possibile in pieno agosto, con la città invasa da turisti? Come è possibile in un luogo così elementare, dove quasi tutti i turisti della città si recano per passeggiare? Senza nemmeno bisogno di informative della CIA.
Qualcosa non quadra: dobbiamo davvero pensare che sia solo incompetenza? Inettitudine? E quanto è grave anche solo questo? Quando l’Europa, i Governi, le Forze armate nazionali si attrezzeranno e quanto tempo impiegheranno per prepararsi al nuovo scenario mondiale, di cui gli stessi poteri occidentali sono certamente anche colpevoli? Che fine ha fatto l’informativa statunitense? Nelle mani di chi è arrivata? Quali vertici sono responsabili? Perché le Forze armate non erano a difendere La Rambla? Perché nessuno lo ha ordinato?
Sono davvero solo gravissime incapacità, che siamo costretti a subire come una sorta di espiazione collettiva occidentale? O c’è qualcosa di altro che ci viene nascosto? Urge il dovere di dare spiegazioni, anzi di fare confessioni, da parte chi in ogni caso gestisce dei poteri, e sopratutto di agire e di fare qualcosa di concreto, forte e intelligente, e umano. Per non alimentare infiniti retro pensieri, per non perdere ancora più fiducia e identità in questa strana Unione europea. Non possiamo e non dobbiamo solo lasciarci travolgere dall’onda dell’emotività, perché vi anneghiamo, restando impotenti e ciechi. Dobbiamo analizzare e pretendere risposte. Di sicuro per ora una cosa è certa: l’Europa non ci difende.
This post was published on Ago 19, 2017 13:43
Un progetto per riscoprire la resistenza antifascista e lanciare un archivio digitale open source. Venerdì…
Racconti, show cooking, degustazioni, itinerari guidati e concerti alla scoperta della storia e della cultura…
L’alta cucina di Angelo Carannante tra il mare e il cielo dei Campi Flegrei. Domani…
Se ami il tonno in scatola dovresti sapere che il migliore puoi trovarlo in questo…
"È necessario costruire una coalizione ampia che vada dai moderati ai riformisti fino al M5s…
L'Arpac ha fornito i dati finora disponibili circa le analisi sulla qualità dell'aria, che non…