La mia condizione di “isolamento” politico e anche un po’ sociale per la verità qui in questo estremo occidente mi spinge a scrivere questa nota sulle elezioni.
Tuttavia, permettetemi una piccola precisazione: so bene che la politica non si fa su facebook – lo sanno tutti per la verità, inclusi gli attivisti del 5 stelle che pure tutti con miopia continuano a dire che sono una esperienza nata in rete; so anche che queste mie note non le legge nessuno e che non cambiano certo il risultato, anzi sono consapevole che di quello che penso io e quelli come me al centro sinistra e anche nello specifico al mio micro partito non gliene mai fregato nulla – e non sto dicendo che invece io avrei salvato la patria; infine, sono consapevole di essere un amatore, non mi intendo di flussi elettorali e non sono neppure un fine editorialista di qualche quotidiano.
Detto questo, diciamo che scrivo per chiacchierare con qualcuno che stia come me smarrito e forse anche un po’ scioccato da questi risultati. La prudenza consiglerebbe di non dire nulla di lungo, ma solo brevi battute sagaci, possibilmente crocifiggendo qualcuno. Ma io sono un parlatore compulsivo, mi piace chiacchierare e quindi mi prendo il rischio di scrivere una roba un po’ più articolata.
(Ndr chi è Marco Armiero: Storico dell’ambiente, lavora al Consiglio Nazionale delle Ricerce. Ha lavorato a Yale, Berkeley, Stanford e all’Universita’ Autonoma di Barcellona. Si occupa di conflitti ambientali, paesaggio e identità nazionale e migrazioni. Numerose le sue pubblicazioni)
Perchè abbiamo perso (o non vinto)
tesi #1 – Perchè non c’era Renzi, con Renzi avremmo stravinto.
Ovviamente questa tesi, come tutte le tesi, è rispettabile e merita attenzione, almeno se si intende la politica come rispetto delle opinioni altrui, anche quando non si è d’accordo. Può essere che con Renzi il centro-sinistra sarebbe andato meglio; ma chi può dirlo? Mica chi sostiene queste cose si sta basando sui sondaggi? In questo caso mi permetterei di segnalare che i sondaggi sono andati tutti malino in questa tornata. Quindi diciamo che nella migliore delle ipotesi si tratta solo di possibili scenari. Inoltre, chi fa politica sa bene che i voti non si sommano mai.
Renzi avrebbe rappresentato meglio di Bersani il nuovo, la discontinuità, la critica alla casta (questo dicono in tanti). Si dice anche che Renzi fosse più carismatico di Bersani. Non so, si tratta ovviamente di opinioni molto personali; io ad esempio ho opinioni diverse, ma non è questo l’importante. Credo che tutti concorderanno che se Renzi avrebbe potuto forse erodere qualche voto al 5 stelle ne avrebbe forse anche persi a sinistra. Una candidatura di Renzi, credo, avrebbe fatto bene a Rivoluzione Civile, che magari sarebbe cresciuta. O forse qualcuno pensa che Renzi avrebbe preso voti a Berlusconi? E se pure fosse mi permetto di chiedere: tanti da rovesciare il risultato e poi con quale mandato, se questi elettori poi hanno scelto in cavaliere?
tesi #2 – Perchè abbiamo pagato un anno di governo Monti.
Ecco questa mi sembra una tesi un po’ più consistente. Io sono convinto che la sconfitta sia tutta lì. Si doveva votare quando B si è dimesso e la destra era ai minimi termini. Ma soprattutto non si doveva pasticciare con Monti e Alfano per un anno. Siamo stati gli alleati più fedeli del governo delle banche e alla fine ce lo siamo trovati pure contro. Per altro la candidatura di Monti non è servita a nulla: non credo abbia preso granchè a destra, ha prosciugato il centro esistente con UDC e FLI scomparsi e forse ha pure eroso qualche voto al PD. Sostenere fedelmente Monti e trovarselo contro in campagna elettorale è questo si un errore strategico enorme di cui mi interessa parlare, molto più del fatto se Bersani sia telegenico o abbia carisma. Non è questione di carisma: per due volte B era politicamente morto e per due volte la sinistra gli ha permesso – concretamente gli ha dato il tempo – di resuscitare.
tesi #3 – Abbiamo sottovalutato B.
Può essere. Vorrei però arrischiarmi su un piano difficile sul quale so che avrò critiche, tutte ragionevoli. Insomma, io direi che abbiamo sopravvalutato gli/le italiani/e. Pensare che si fossero stufati di B, delle sue leggi ad personam, del suo aver sottovalutato la crisi, della sua assoluta incosistenza internazionale (per essere gentile), del suo circo di ballerine, questo è stato il vero errore.
Aver votato per il signore di Arcore che passa 2500 euro al mese a delle signorime per cene eleganti e che ha telefonato alla questura di Milano con la scusa di Mubarak credo che dovrebbe farci pensare. Si tratta dello stesso signore che ha offeso una dipendente facendo le battute pesanti che tutti sappiamo. Ora in tanti mi direte: “ma chi se ne frega dei fatti sessuali di B, delle sue battute e di come spende i suoi soldi. Questi sono argomenti da moralisti che ci hanno portato a perdere”
Per caritá, può essere, e io sono senz’altro un moralista giustizialista, conservatore, antimoderno e altre cose terribili, incluso un po’ comunista. Comunque non mi pare che la campagna elettorale sia sta fatta su questi temi, per la verità. Ora la storia delle cene eleganti, delle Olgettine, di Mubarak e di “quante volte viene” mi pare invece molto interessante. Personalmente credo che uno che passi 2500 euro al mese a delle signorine non possa capire la crisi, sia evidentemente mal attrezzato a comprendere la situazione dei professori di scuola, di chi sta in un call center, di chi è precario all’universitá ecc.
Chi chiama in questura mi pare non abbia un grande senso dello stato e di una giustizia giusta. Mi chiedo chi chiamerà per me semmai fossi trattenuto in questura per qualche motivo; chi mai abbia chiamato per Stefano Cucchi o per le compagne e i compagni alla caserma Bolzaneto. Ma non mi interessa parlare di B. Vorrei invece parlare di noi, degli italiani. Credo che pensare che gli italiani abbiamo dimenticato sia sbagliato. Gli italiani ricordano benissimo. Io credo che B sia un modello per tanti. L’idea che hai il potere per far rilasciare una persona con una telefonata, che puoi versare 2500 euro al mese per …. (non mi pronuncio), e che puoi umiliare una donna in pubblico è evidentemente uno specchio della cultura italiana di oggi. Non credo che gli italiani abbiano dimenticato di Mubarak; credo che se lo ricordino benissimo e che chi ha scelto di votare B lo abbia fatto pensando che lui al suo posto avrebbe fatto lo stesso. Insomma, non si vincono le elezioni se non si fa egemonia culturale, se non ci si interroga su cosa è il nostro paese oggi.
tesi #4 – La sinistra e le elezioni.
SEL è andata davvero male. Con un 3% mi chiedo che possibilità avremmo di condizionare almeno un po’ l’agenda del centro-sinistra. Per altro pure se aggiungi a SEL i voti di Rivoluzione Civile, non è che hai un risultato strabiliante, credo intorno al 5%. E, come ho già detto, non credo che sommare questi voti sia corretto e neppure tanto possibile. Nichi ha perso la carica propulsiva. Di fronte a Grillo rappresenta pur sempre il vecchio sistema. La proposta di una sinistra di governo non ha convinto.
Credo che chi volesse Bersani ha votato PD e non si è messo troppo a pensare che poteva sostenere Bersani mantenendo però la barra a sinistra. Spero che SEL voglia aprire una discussione franca su quanto è successo. Io credo che che abbiamo fatto degli errori anzitutto nella formazione delle liste (non è che solo Grillo abbia giovani bravi, generosi e capaci, ma solo lui li candida…) ma soprattutto nella proposta politica. Dobbiamo anche deciderci se questo sia un partito personale o meno.
Per carità Nichi ha un valore aggiunto impressionante ma resta da chiedersi se è quella strada che vogliamo percorrere. Si aprono poi scenari sul futuro e mi piacerebbe che se ne parlasse in maniera aperta e non sottovoce e per sottintesi. SEL deve entrare nel PD e fare la sinistra di quel partito con Fassina (quello con la a, per carità)? deve invece costruirsi come partito, magari guardando a Grillo? Oppure a Rivoluzione Civile? O ripartire dai movimenti che non si sentono rappresentati da Grillo ma che neppure dalle sinistre così come sono? E si potrebbe anche aprire una discussione un po’ franca sulla primarie per i candidati al parlamento? Possibile che in alcuni luoghi SEL abbia avuto meno voti di quelli che hanno avuto alcuni candidati “importanti” alle primarie? Mi pare che non sia una questione di aritmetica ma morale.
tesi #5 – Il movimento 5 stelle lo abbiamo creato noi.
Nessuno ne vuole parlare, ma bisognerà pure farlo. Grillo non aveva fondato un partito ma un movimento, raccoglieva firme per leggi di iniziativa popolare, si candidava alle primarie del PD e sosteneva Nichi in Puglia e credo candidasse gente nell’IDV. Che cavolo abbiamo combinato? Ad esempio, un Fassino (con la o) infastidito gli ha detto che doveva fare il suo partito e candidarsi alle elezioni… Non si fa la politica con i se, ma cosa sarebbe successo se la sinistra avesse accolto quelle idee, si avesse fatto da sponda invece di dire che era antipolitica coinvolgere migliaia di persone in banchetti, iniziative, ecc.? Non lo so e non voglio fare il saccente.
Magari Grillo il partito lo faceva lo stesso. Però se avessimo discusso quelle proposte di legge di iniziativa popolare, se avessimo invitato i “grillini” a presentarle ai nostri gruppi parlamentari, magari oggi sarebbe un’altra storia. Non mi fraintendete, non sto dicendo che dovevamo prendere ordini da Grillo e dalle centinaia di migliaia di persone che avevano firmato le sue proposte. Sto solo dicendo che non le abbiamo neppure discusse. Non abbiamo neppure detto in cosa eravamo d’accordo e in cosa no. Non abbiamo fatto un incontro per farcele spiegare e andare a rappresentarle in parlamento. Abbiamo ripetuto che Grillo era un pericolo per la democrazia (invece B è un grande aiuto…).
Infine le prospettive
Secondo me il centro-sinistra ha perso. Pensare ad un governo Bersani è un po’ autistico. Se non si vuole consegnare il paese a B forse si potrebbe immaginare una nuova coalizione tra centro sinistra e cinque stelle, con un premier nuovo, trovato insieme e con un programma chiaro, magari a tempo. Ora tutti mi diranno “ma allora vuoi uscire dall’euro e abolire i sindacati“. è chiaro che occorrerebbe fare dei compromessi (che non credo siano una cosa sporca, ma semplicemente la difficile arte di trovare dei punti di incontro anche quando non si è d’accordo su tutto); molte delle proposte del cinque stelle sono condivisibili e tante no.
D’altra parte anche dentro il centro-sinistra c’erano e ci stanno opinioni diverse, ad esempio, sui diritti civili o sullo statuto dei lavoratori e la riforma Fornero. Ovviamente, so che che il cinque stelle non è incline a compromessi a mio modestissimo parere confondendo la mediazione con l’inciucio, anche se so pure che sui territori e dentro i movimenti gli/le attivisti/e del cinque stelle sono stati capaci di lavorare che tanti provenienti da culture diverse; so che per loro, probabilmente, dal punto di vista elettorale sia molto meglio restare soli, magari pagando il prezzo di non riuscire a realizzare neppure una delle loro proposte ma riuscendo a rimanere “puri”. Forse che con un PD e una SEL diversi il cinque stelle avrebbe un atteggiamento diverso.
Una proposta
Il rischio più serio è la grande coalizione, un ABC bis. Per caritá, abbiamo già dato e pagato per questo. Proporrei come elettori del centro-sinistra di lanciare una pagina facebook: Grande Coalizione No grazie, perchè davvero sarebbe controproducente per tutti, tranne forse che il il movimento di Grillo.
Marco Armiero
(storico dell’ambiente, primo ricercatore del CNR e
visiting scholar al centro di Studi Sociali dell’Università di Coimbra)