“Stai a fare la femmina… e io ti sparo in bocca, come a una cagna. Hai visto come te lo sto dicendo?” Questo il testo di un file audio che una donna di 40 anni, residente nel Napoletano, ha consegnato ai carabinieri a integrazione di una denuncia per maltrattamenti, presentata a fine 2018. Una denuncia che vede come vittime lei e i suoi due figli, un maschietto e una femminuccia, di 8 e 9 anni, avuti con il marito, un falegname di 46 anni, dal quale si sta separando.
Le indagini della Procura di Napoli Nord sono in corso e la donna, a distanza di oltre un anno dal suo grido d’allarme, teme per l’incolumità sua e dei figli. “La sera del 25 ottobre 2018 stava per uccidermi“, racconta all’ANSA la 40enne, “dopo una lite scoppiata per le sue solite bugie e i suoi tradimenti. Stava per colpirmi alla testa con una mazza di ferro. Mi scansai e lui colpì il divano“. Una storia triste, la sua, fatta di minacce di morte, maltrattamenti psicologici anche nei confronti dei suoi bimbi, e di aggressioni.
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