Time to be happy: l’uomo e la continua ricerca della felicità

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Time to be happy: l'uomo e la continua ricerca della felicità

La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza” diceva qualche tempo fa il grande Totò in una celebre intervista … Il mio editoriale oggi parte proprio da qui, da questa citazione. Spesso mi domando: “Cos’è la felicità?” A tal proposito, recentemente ho letto un articolo su una nota testata nazionale che parlava del progetto happiness, un progetto di un ragazzo di Messina, Giuseppe Bertuccio D’Angelo, un vero e proprio reportage on the road alla ricerca della felicità! In cosa consiste questo progetto? Semplice, lui, grande amante di viaggi, va in giro per il mondo incontrando persone di ogni genere, dai clochard a persone molto facoltose, intellettuali, astronauti, tribù di villaggi remoti … insomma tutti! Con ognuno di loro cerca di parlare, stare insieme, e solo alla fine dell’incontro con l’interessato di turno pone la fatidica domanda “per te cos’è la felicità“, naturalmente tutto documentato con foto e video.

Vorrei partire da un dato di fatto: non solo perché sono da sempre un suo fan, ma non posso che essere pienamente d’accordo con l’affermazione di Totò che ho citato poco fa: non si può essere sempre felici, una vita fatta di sola felicità sarebbe monotona! Piuttosto credo che la felicità va ricercata, sempre, anche nei momenti no della nostra vita, è un traguardo da raggiungere, un premio. La felicità è caratterizzata da attimi, secondi che non riusciamo a vedere mentre li viviamo, forse solo successivamente ci ricordiamo di quanto siamo stati felici in quel preciso momento, ma in quel caso il nostro attimo di felicità è già passato. Dare perciò una definizione precisa di felicità credo sia limitante, è un concetto talmente ampio che diventa complicato poterne delineare dei tratti… forse è più facile comprendere quelli che sono i momenti di infelicità, come quando viene a mancare qualcuno di caro, quando si rompe una relazione, quando si perde il lavoro; così poi, forse, si può capire quando e quanto siamo stati felici. Negli ultimi tempi ho cercato di studiare al meglio questo concetto così vasto nella pratica, tra la gente, cercando opinioni: tante sono state le risposte alla mia domanda su cosa pensassero della felicità, ma ho notato che nella maggior parte dei casi il concetto stesso di felicità viene quasi accantonato, in media di preferisce essere sereni piuttosto che felici. In pratica si preferisce avere uno status interiormente stabile, una sorta di linea continua di appagamento piuttosto che vivere intensamente …  la serenità non è un attimo di dimenticanza, è stabilità! Mi torna in mente però a tal proposito un concetto espresso dal grande Luciano De Crescenzo in un vecchio e celebre film, lì dove parlava di tempo, visto come una linea: vivendo senza emozioni, la linea è retta, quindi la nostra età corrisponderà esattamente agli anni che abbiamo trascorso su questa Terra. Ma se lo si vive con emozione, quella stessa linea vivrà intensamente, con momenti di felicità alternati con quelli bui. In questo modo, potremmo vivere sessant’anni ma la nostra età potrebbe essere rimasta ancora molto indietro, perché la linea del tempo si è piegata su se stessa, rifiutandosi di seguire una retta precisa. Dirò forse un qualcosa di blasfemo ma, quando si parla del Dalai Lama come la persona serena per eccellenza, credo che lo sia perchè è isolato dal mondo, dalle emozioni, dal vivere comune, senza alcun tipo di stress: comodo per carità, ma una scelta discutibile, la vita deve essere vissuta intensamente, anche con momenti bui, altrimenti che vita sarebbe?

Personalmente non mi sento di dare una definizione precisa della felicità, d’altronde non sono riusciti a trovarla nemmeno scienziati dopo anni di studio, ma credo che la felicità è un qualcosa che non si limita semplicemente al sorriso o al buon umore, anche le esperienze negative ne fanno parte, se riusciamo a vedere Oltre! Perciò, non applichiamoci più di tanto se magari ci capita qualche momento no, viviamo ogni giorno come se non ci fosse un domani e, prendendo in prestito un pensiero di un grande Maestro, viviamo ogni giorno nella consapevolezza che la felicità sta proprio nel vivere ogni istante, godere appieno e prendere insegnamento da qualsiasi cosa, in fondo “del doman non vi è certezza”! Be Happy!