TiSpeso.it: la risposta napoletana alla consegna a domicilio in coronavirus è solidale

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Da un lato, la reale difficoltà di tantissime persone, soprattutto anziane o con problemi di mobilità, che in quarantena hanno bisogno di una mano per la spesa. Dall’altro la difficoltà di districarsi con i limiti che le grandi catene di supermercati hanno evidenziato in questi giorni: lunghe file (fisiche o virtuali), tempi lunghissimi (giorni se non settimane) per evadere l’ordine di consegna, disponibilità di prodotti.

Una difficoltà concreta che è stata intercettata da due ragazzi trentenni, Ilaria Messina e Vincenzo Corrado, che in tempo record hanno messo su TiSpeso.it, una start-up che permette a chiunque, a Napoli e in provincia, con pochi click di poter ordinare la propria spesa. La differenza con la distribuzione dei supermercati è data dal fattore umano: sarà un personal shopper a prendersi carico dell’acquisto dei prodotti, selezionandoli con cura, e un fattorino garantirà la consegna della spesa a domicilio in 24 ore. In pratica, è come affidare l’elenco della spesa a mani fidate. Il resto lo fa la rete di partner messa in piedi in una manciata di giorni e che include piccoli e medi esercizi commerciali, ortofrutta, generi alimentari.

Da eterni innamorati della vita – racconta Vincenzo Corrado, che nonostante la giovane età ha già una formazione imprenditoriale importante alle spalle con un know-how acquisito principalmente negli Stati Uniti – e con il forte desiderio di avere un impatto positivo sulla comunità. Soprattutto in momenti così delicati. Dopo 2 settimane di quarantena, trascorsa a riflettere su quanto ci stesse accadendo, abbiamo sentito il dovere etico e morale di mettere in campo le nostre risorse per fare qualcosa che portasse del positivo non soltanto all’ultima riga del bilancio, ma alla comunità e, concretamente, a chi combatte questo mostro in prima linea. Per questo abbiamo creato tispeso.it, partendo da Napoli, la città che più di tutte amiamo”.

Nelle prime due settimane dal lancio della piattaforma, TiSpeso.it ha già servito 300 famiglie a domicilio. “Per ora – spiega Ilaria Messina – lo facciamo con il desiderio di contribuire umanamente alla gestione di questo momento complesso. Abbiamo infatti deciso che i ricavi di questo periodo saranno devoluti in beneficenza. Dopo una prima donazione effettuata a strutture ospedaliere campane con reparti di terapia intensiva, TiSpeso ha siglato un protocollo d’intesa con l’associazione Punto Luce Save the Children di Barra (Napoli) per aiutare le famiglie indigenti direttamente sul territorio cittadino, a cui se ne aggiungeranni altri nelle prossime ore.  “Poi, a fine emergenza, chissà – concludono i due ragazzi – Siamo fiduciosi che questo modello possa essere esportato anche fuori Napoli e diventare un progetto imprenditoriale vincente. Ma saranno altri tempi, ora l’importante è uscire insieme, e più forti, da questa pandemia”.