“A Torino ci vuole una grande partita“. Walter Mazzarri tiene altissima la concentrazione.
“Purtroppo Cavani è ancora in volo, lo ritroveremo direttamente stasera a Torino” ha detto il tecnico toscano ai giornalisti che questa mattina in conferenza stampa gli hanno chiesto del Matador.
Dopo il ritardo di mercoledì, che aveva bloccato per 24 ore il Matador all’aeroporto di Santiago del Cile, un altro problema, sulla tratta internazionale tra Madrid e Roma, ha di nuovo cambiato piani di viaggio dell’ attaccante del Napoli, che fino a ieri pensava di riuscire ad arrivare alla vigilia per la rifinitura a Castel Volturno. Niente da fare. Il ritorno del cannoniere azzurro dalla sua trasferta in Nazionale si è trasformato in un’odissea e a questo punto non è nemmeno certissima la sua presenza in campo, almeno dal primo minuto.
Mazzarri, prima di decidere, vuole almeno parlare con Cavani da vicino ed essere tranquillizzato sulle sue condizioni fisiche. Tutto in attacco dipende da come sta Cavani – ha detto il mister, lasciando intendere che, in alternativa, Insigne e Pandev potrebbero addirittura partire insieme a formare un tandem d’attacco titolare finora inedito.
La sosta rischia di costare cara al Napoli, costretto a preparare in emergenza il posticipo di Torino. “Sono molto contrariato, mi sono mancati tredici giocatori e non abbiamo potuto lavorare al meglio”, allarga le braccia il tecnico azzurro, che ha perso per un infortunio anche il portiere De Sanctis, il quale aveva già annunciato prima della partita con Malta il suo ritiro dalla Nazionale Italiana. Solo la seconda assenza in campionato per il vice-campione d’Europa da quando gioca all’ombra del Vesuvio.
Al suo posto debutterà in campionato Rosati. “Si farà trovare pronto” rassicura Mazzarri, viste le molte riserve sul secondo portiere.
Sulla formazione si è infatti così espresso: “Al momento devo valutare molte cose perchè tra rientri ed infortuni è tutta una variabile. Di certo non ci saranno De Sanctis e Campagnaro e devo valutare le condizioni di Behrami. In difesa giocheranno Gamberini, Cannavaro e Britos che danno garanzie. Il resto lo deciderò domani”
Di fronte ci sarà una squadra da non sottovalutare affatto, Mazzarri mette in guardia: ” Ventura ( sulla panchina del Napoli a inizio stagione 2004-2005, fu il primo allenatore dell’era De Laurentiis, Mazzarri è appena il quarto) è un tecnico che ha dato un’ impronta alla sua squadra. Cerci è fortissimo e se non ci contrapponiamo bene con lui si può inciampare in brutte sorprese. Ho tanti uomini che sono rientrati da poche ore ed altri che avrò solo tra oggi e domani. Non ho potuto preparare questa partita come avrei voluto. ”
La speranza è di fare una prestazione come quella contro l’Atalanta …
“ Vorrei che quella fosse la svolta. La squadra mi è piaciuta per spirito e per prestazione. Poi sono arrivate le convocazioni ed ho avuto mezza rosa in giro per il mondo.”
All’andata coi granata finì 1-1. Vantaggio di Cavani nei primi minuti e una partita che sembrava già vinta. Invece nel finale si susseguirono l’espulsione di Mazzarri e un clamoroso errore di Aronica che con un assurdo retropassaggio lanciò Sansone indisturbato a segnare il pareggio al 90′ e allora le critiche, fino a quel momento velate, sul difensore si fecero consistenti. Il palermitano, pupillo dell’allenatore per tre anni al Napoli, e prima alla Reggina, da allora non trovò finalmente più posto da titolare in una squadra per cui non era più all’ altezza e a fine dicembre 2012 fu poi ceduto, praticamente a costo zero, alla squadra della sua città, il Palermo appunto, che ora sta rischiando la retrocessione
Banditi i ricordi negativi, l’ imperativo è vincere ed essere più forti della stanchezza, delle avversità e delle assenze. A Torino sarà importante fare punti e riportare su il morale ai tifosi, preoccupati da fastidiose voci, di gossip e di mercato prevalentemente, in queste settimane di sosta.