Il peso dei rimorsi, forse, o l’incapacità di tollerare ancora un giorno di più rinchiuso nella sua cella. Così Antonio S., 51enne detenuto nel carcere di Poggioreale si è tolto la vita ieri, dopo due settimane di detenzione per una condanna per traffico di stupefacenti.
14 i suicidi dall’inizio dell’anno, 3 non erano detenuti ma guardie
Lo scorso 19 aprile l’uomo, autotrasportatore, era stato fermato alla guida di un tir con a bordo 78 kg di cocaina. Accanto al corpo senza vita, è stato trovato un quotidiano che riportava la notizia del suo arresto: forse è stata la vergogna a ucciderlo. Antonio è l’ennesima vittima del carcere: lo scorso 19 febbraio, sempre nel carcere di Poggioreale, un 33enne si era ucciso asfissiandosi con il gas. 50 i morti negli istituti penitenziari da inizio dell’anno, fa sapere l’Osservatorio Permanente sulle morti in carcere, che ha reso nota la vicenda, di cui 14 suicidi. Tra questi, 3 dei suicidi erano non detenuti, ma agenti di polizia penitenziaria, a testimonianza del fatto che la vita in carcere è dura non soltanto per chi è agli arresti, ma anche per chi ci lavora.