“Le vittime costrette a tuffarsi dagli scafisti”, arrestati
di Redazione
Tragico sbarco questa mattina sulla spiaggia Sampieri a Scicli nel Ragusano. Sono 13 gli immigrati, tutti uomini, annegati tentando di raggiungere la riva a nuoto dal barcone che si era arenato. I corpi sono stati recuperati dalle forze dell’ordine e due persone sono state messe in manette perché sospettate di essere “scafisti”. A dare l’allarme sono stati dei turisti che erano in spiaggia. Secondo una prima ricostruzione sarebbero 200 i profughi sbarcati. Sono in corso controlli della Guardia Costiera per cercare eventuali dispersi. Finora le ricerche hanno dato esito negativo.
Il barcone – peschereccio non cabinato di otto metri – si e’ arenato in località San Pieri di Modica, in direzione di Scicli, a circa 15-20 metri dalla riva. I naufraghi che sono riusciti a raggiungere la riva sono stati soccorsi dalle forze dell’ordine, da personale del 118 e da volontari.
Altri 14 migranti tunisini – che sono finiti contro gli scogli dell’isolotto di Lampione nel tentativo di raggiungere le coste sicule – sono stati recuperati la scorsa notte dalla Guardia Costiera. Sono stati alcuni familiari dei tunisini a chiamare la sala operativa della Capitaneria di porto di Palermo che ha immediatamente disposto l’invio di due motovedette da Lampedusa ma a causa del maltempo di mare non sono riuscite ad avvicinarsi.
I naufraghi sono stati così avvistati da un elicottero della Guardia costiera di Catania grazie ad un sistema ad infrarossi. Le operazioni, rese difficili dal buio e dal maltempo, si sono concluse in nottata con il trasferimento dei naufraghi – tutti in buone condizioni di salute – sull’isola di Lampedusa.