Trans napoletane denunciate e cacciate da un campeggio naturista in quanto ‘colpevoli’ di atti osceni in luogo pubblico. É così, con questa ‘giustificazione’ che tre trans sono state messe alla porta di un campeggio di Capo Rizzuto, il Pizzo Greco. “Eravamo in vacanza in questo campeggio per naturisti, un campeggio cioè dove tutti girano nudi – dice Stefania con la quale Repubblica ha parlato telefonicamente – noi, proprio per non creare problemi a nessuno, soprattutto ai bambini presenti, non siamo mai andate in giro nude. Abbiamo, piuttosto, preferito sempre indossare il tanga“.
Trans napoletane denunciate: “Ci hanno cacciate perché siamo trans”
“Ci hanno cacciate perché siamo trans“, dice Stefania Della Gatta, in vacanza con altri due trans. La direttrice del campeggio nega: “Nessuna discriminazione, hanno commesso una serie di atti osceni davanti ad adulti e minorenni e per rispetto ai nostri clienti abbiamo deciso di allontanarli. Lo schiuma party doveva essere un momento di divertimento ed invece c’è stato questo spiacevole episodio che ha creato imbarazzo e proteste tra i nostri clienti. La mattina dopo abbiamo invitato le due trans e il loro amico a lasciare la struttura per evitare che si ripetessero altri episodi come quelli della sera prima“.
“Abbiamo ballato in maniera sensuale“, spiega Stefania, e prosegue “Perché? Perché meritavamo di essere denunciate per atti osceni in luogo pubblico per quello che avevamo fatto la sera precedente. E allora io mi chiedo e vi chiedo: perché siamo state cacciate solo noi e non anche gli altri che hanno ballato con noi in maniera altrettanto sensuale, per giunta nudi?“.
(Fonte Ansa)