Treno a fuoco sui binari tra Napoli e Caserta: colpa di un guasto ai freni

Treno a fuoco tra Napoli e Caserta. Pendolari fatti scendere e lasciati senza assistenza: nessuno li risarcirà. VIDEO: Flash Mob per i trasporti pubblici

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Treno a fuoco questa mattina sulla tratta Napoli Caserta. Il treno interregionale delle 9.04 partito da Napoli e diretto a Caserta si è trasformato, per i suoi passeggeri, in un vero e proprio girone dell’inferno. L’incendio si è scatenato poco dopo la partenza, probabilmente a causa di un guasto al sistema frenante. Fumo bianco ha invaso i primi vagoni, rendendo l’aria irrespirabile e scatenando le reazioni impaurite dei passeggeri e anche degli addetti Fs, che certo non hanno saputo gestire al meglio la situazione.

Treno a fuoco sui binari tra Napoli e Caserta: la denuncia de La Radiazza

A dare la notizia Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli de La Radiazza. “Già dopo i primi minuti dalla partenza i passeggeri si sono accorti che qualcosa non andava: fumo bianco fuoriusciva dalle motrici, e in poco tempo ha invaso i primi vagoni, rendendo l’aria completamente irrespirabile. Una signora ha iniziato a tossire, alcuni passeggeri si sono sentiti male. È cominciato il fuggi fuggi generale”.

Il treno alla fine è riuscito a raggiungere la stazione di Casoria, dove si è fermato per lasciar scendere i passeggeri impauriti. Domato l’incendio, nessuna assistenza è stata offerta però ai pendolari. Abbandonati al loro destino, senza ricevere alcun tipo di assistenza né di informazione, molti viaggiatori hanno preferito tornare a Napoli Centrale con il regionale proveniente da Villa Literno, che è arrivato alla stazione di Napoli Centrale alle 9,50, con 10 minuti di ritardo sulla tabella di marcia. Da lì, i pendolari partiti alle 9.04 da Napoli sul treno andato poi a fuoco, hanno dovuto attendere il convoglio successivo per raggiungere Caserta, dove sono arrivati, presumibilmente, con oltre un’ora di ritardo. Ma di risarcimento (qui il modulo Trenitalia per farne richiesta), non solo del biglietto, ma anche del danno subito, neanche a parlarne.

Dura la condanna sul sistema di trasporti in Campania

“Questo episodio” affermano duramente Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli “è l’ennesima dimostrazione del modo a nostro parere indegno e oramai anche pericoloso con cui le Ferrovie dello Stato fanno viaggiare i cittadini del sud. A furia di farci utilizzare vecchi rottami il rischio di una tragedia è sempre più probabile mentre i ritardi e i disservizi sono la quotidianità. A completare il quadro desolante c’è da aggiungere che i passeggeri hanno denunciato che non solo non hanno avuto il rimborso ma hanno dovuto rifare il biglietto o alle Fs o il famigerato Tic perdendo anche dei soldi”.