Trent’anni fa moriva Eduardo. Napoli lo ricorda così

Ecco tutti gli appuntamenti in programma per commemorare i 30 anni dalla scomparsa di Eduardo De Filippo, maestro del teatro partenopeo che ha conquistato il mondo scomparso il 31 ottobre 1984

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Il 30esimo anniversario della sua morte si avvicina, e Napoli è già pronta ad omaggiare il grande Maestro.

Il 6 settembre inizia Eduardiana, la rassegna di spettacoli, convegni e seminari organizzata in seno al Forum Universale delle Culture in memoria di Eduardo De Filippo, scomparso il 31 ottobre 1984. Un inizio in grande stile, con l’anteprima nazionale, dal 6 all’8 settembre al Maschio Angioino, di “Napoli nella Tempesta”, versione in napoletano arcaico di Eduardo De Filippo de “La Tempesta” shakespeariana, con Mariano Rigillo per la regia di Bruno Garofalo e le musiche originali di Antonio Sinagra.

La rassegna proseguirà poi con i convegni: il ciclo “Eduardo:  precursori, modelli, compagni di strada e successori” si terrà dal 25 al 27 settembre a cura del prof. Francesco Cotticelli della SUN, e sarà animato da incontri e dibattiti sul tema della drammaturgia eduardiana grazie a relatori di prestigio, che racconteranno gli spunti e le eredità lasciate dal teatro di Eduardo, in continuità con antiche tradizioni teatrali europee e con il teatro del XX secolo. Ospiti d’eccezione per il simposio previsto per il 23 e 24 ottobre e organizzato dalla Federico II, “Eduardo De Filippo e il teatro nel mondo”: Luca De Filippo e Toni Servillo ripercorreranno le “migrazioni” nel mondo delle pièce eduardiane, con uno sguardo particolare a traduzioni e adattamenti.

A partire dal 7 ottobre poi anche il Teatro San Ferdinando aprirà le porte a reading, monologhi e arte comporanea, che sarà inaugurata con la messa in scena di “Ta-kai-ta”, opera di Enzo Moscato dedicata a Eduardo De Filippo. L’obiettivo è sottolineare la transgenerazionalità e transnazionalità del corpus eduardiano, nella speranza di avvicinare i giovani, e soprattutto i giovani che vivono in condizioni disagiate, a un’opera omnia che tuttora resta un patrimonio culturale senza tempo, di incalcolabile valore per tutta l’umanità.