di Redazione
Napoli – Ancora uno scandalo al Tribunale di Napoli. Dopo una prima tranche di arresti, avvenuta all’inizio dell’anno in corso, continua l’indagine relativa alla gestione illegale dei fascicoli processuali all’interno del tribunale napoletano. Sono due gli avvocati penalisti arrestati e 12 gli impiegati indagati per i reati di corruzione e concussione. Gli avvocati, secondo gli inquirenti, sborsavano tangenti – pare ci fosse un vero e proprio tariffario da seguire – per velocizzare le pratiche, accedere in anticipo agli atti senza presentare istanza, rallentare con un “intervento” del personale interno il procedimento a carico del proprio cliente.
Le intercettazioni telefoniche e ambientali acquisite dagli inquirenti hanno portato a galla il modus operandi dei cancellieri attualmente inquisiti: c’è chi avrebbe minacciato di far “risalire a galla” un fascicolo fatto giacere in ufficio qualora l’avvocato non avesse ceduto al pagamento e chi avrebbe favorito clan di camorra dietro compenso – è il caso del procedimento a carico di un esponente del clan Aprea – Cuccaro per il quale sarebbe stata alterata una procedura relativa a una sentenza di condanna definitiva.
Un ennesimo scandalo che, purtroppo, fa passare in secondo piano le difficoltà ordinarie del tribunale cittadino che spesso affondano le proprie radici proprio nella scarsità di personale, quello onesto che – ogni giorno – porta sulle spalle il peso dei procedimenti giudiziari afferenti al Tribunale di Napoli.
4 novembre 2013