C’era una volta Napoli, una città che poteva vantarsi di essere il luogo dove poter assaggiare il miglior caffè di tutta l’Italia intera. Caffè che per i suoi abitanti era più di una semplice bevanda, ma un vero rito giornaliero. Come per la pizza e la mozzarella, il caffè napoletano per anni ha rappresentato un simbolo con cui identificare la città partenopea. Ma oggi pare proprio che non sia più così e per volere dell’intesa tra il colosso Illycaffè, la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune, che aggiudicheranno alla città di Trieste il titolo di ‘Capitale del Caffè’ da sfoggiare al prossimo Expo di Milano 2015. Un caffè amaro da bere per la città di Napoli. Chissà cosa avrebbero pensato in merito due grandi come Totò e Peppino… noi l’immaginiamo come nel film ‘La banda degli onesti’ (vedi foto), al bar davanti ad un caffè, sguardo perplesso, a discutere dell’ennesima ingiustizia.
Sulo a Napule ‘o sanno fa’ cantava Modugno
Ah, che bellu cafè, sulo a Napule ‘o sanno fa’ e nisciuno se spiega pecché è ‘na vera specialità! Così cantava Domenico Modugno nella sua ‘O ccafè. Bene pare che oggi non sia proprio più così, anzi, a Triste pare l’abbiano imparato a fare meglio. Sull’argomento è intervenuto, sulla pagine Facebook Movimento Di Insorgenza Civile, Dir Pol. Insorgenza Civile Antonio Vitale: “Presentare all’Expò di Milano, Trieste come capitale del caffè italiano è l’ulteriore ed inutile offesa al popolo Napoletano. Il tutto nel silenzio assordante dei politici meridionali, sempre supini ai poteri forti del nord“. Ma qui tuttavia non si tratta della sconfitta della sola città di Napoli, è una sconfitta per tutto il sud, perché ai più pare sempre più evidente che l’Expo 2015 è un affare solo per il Nord.