Il Vesuvio è uno dei vulcani più pericolosi del mondo, una bomba innescata. E le trivellazioni in atto nell’area vulcanica dei Campi Flegrei, che con il Vesuvio condividono la stessa sacca magmatica, potrebbero comportare un rischio vulcanico non indifferente.
I timori dei vulcanologi
Giuseppe Mastrolenzo, un famoso vulganologo dell’INGV dichiara di aver scoperto che tra il Vesuvio e i Campi Flegrei esiste una sola e unica camera magmatica, quindi, un eventuale risveglio del vulcano avrebbe proporzioni immense e un’eruzione potrebbe causare la morte di 3 milioni di persone che non avrebbero scampo. Non tutti i vulcanologi dell’INGV, quindi, si schierano a favore del progetto. Già il Corriere.it aveva realizzato un’inchiesta sull’argomento chiedendo pareri di alcuni studiosi che hanno ammesso che anche minime sollecitazioni, come appunto una trivellazione, potrebbero avere grandi ripercussioni poiché l’area flegrea è molto delicata e instabile.
Le trivellazioni a Campi Flegrei
Già da diversi anni fa l’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, aveva dato il via ad un progetto, “Campi Flegrei Deep Drilling Project”, volto a studiare e conoscere meglio la struttura interna del vulcano e i meccanismi della sua attività. Tra gli obiettivi prefissi, anche quelli di monitorare e ovviare ai rischi di un’eventuale eruzione vulcanica che, nel caso del Vesuvio, potrebbe essere di proporzioni davvero incredibili. Negli anni ’80 il territorio fu già luogo di trivellazioni da parte di Enel e Agip per scopi geotermici, mentre il progetto Deep Drilling è partito nel 2012 quando è stato realizzato un pozzo di 500 metri di profondità; entro quest’anno è previsto l’inizio di un nuovo ciclo di trivellazioni nell’area per creare un secondo pozzo, stavolta di 3000 metri. Ed è proprio questa seconda fase del progetto a preoccupare i vulcanologi,. Per L’INGV il progetto non comporterebbe rischi, ma in realtà non si conoscono bene le reazioni che la falda vulcanica potrebbe avere.
Il bilancio delle trivellazioni del 2012
Potrebbe essere solo un caso, ma poco tempo dopo le trivellazioni avvenute a Campi Flegrei nel 2012 si sono registrate nel territorio 200 scosse in poche ore. Inoltre nuove trivellazioni potrebbero non essere utili a fornire ulteriori informazioni sulla falda vulcanica, non ce n’è quindi la necessità e, dato che non si conoscono a fondo le conseguenze, sarebbe meglio non continuare con il progetto.