Truffa ai danni di anziani: dipendente delle Poste ai domiciliari

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Truffa ai danni di anziani clienti ad opera di un dipendente delle Poste. Il fatto è avvenuto nel Casertano dove, i carabinieri, hanno arrestato un dipendente delle Poste Italiane accusato di avere messo a segno una serie di truffe ai danni di alcuni anziani.

 

Truffa ai danni di anziani: sottratti 50.000 euro dai libretti dei “clienti”

Gli stessi anziani si rivolgevano all’impiegato, chiedendo di effettuare dei prelievi al loro posto. Durante le prime ore della mattinata i carabinieri della stazione di Vitulazio, Caserta, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e sostenuti dalla collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Capua e l’ispettorato delle Poste, in seguito a una serie di indagini, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un dipendente delle Poste Italiane per truffa ai danni di anziani. Secondo gli accertamenti delle forze dell’ordine, i raggiri avrebbero fruttato all’uomo 50.000 euro.

 

Truffa ai danni di anziani: 36enne ai domiciliari

L’impiegato di 36 anni, in ogni ufficio postale in cui ha lavorato (Bellona, Vitulazio, Pastorano, Villa Literno, tutti del Casertano) è riuscito a carpire la fiducia di alcuni anziani, la maggior parte dei quali con poca dimestichezza per quanto riguarda l’uso delle carte di credito e dei Postamat, per poi truffarli. L’uomo, oltre al Postamat e pin, si faceva consegnare anche il libretto della pensione. Dopo avere prelevato i soldi per i suoi “clienti”, consegnava loro il libretto della pensione senza la carta di credito e il pin. Gli anziani se ne rendevano conto solo una volta arrivati a casa, pensando così di averli persi. Il dipendente si recava poi nell’unico ufficio postale dell’Alto Casertano in cui non è attivo il servizio di videosorveglianza e portava a termine la truffa. I carabinieri della stazione di Vitulazio e della compagnia di Capua, coordinati dal capitano Giovanni De Risi, sono riusciti a documentare i prelievi grazie all’aiuto di telecamere nascoste.