Purtroppo è una tragica verità. L’inquinamento nella Terra dei Fuochi è realtà e, a causa di quell’inquinamento, nelle zone inquinate si muore di più. Lo rivelano i primi risultati emersi da uno studio del Pascale sull’aumento dei tumori nella Terra dei Fuochi e presentato in anteprima al Tg Regione Campania: la ricerca, coordinata dal dottor Montella, ha rilevato un aumento significativo dei casi di tumore al polmone e al colon retto di almeno il 30% rispetto a altre zone nei comuni di Afragola, Arzano, Caivano Giugliano in Campania, Quarto, Orta di Atella e Santa Maria Capua Vetere.
“Se questo aumento sia poi dovuto effettivamente all’inquinamento ambientale, ai roghi di rifiuti e agli sversamenti abusivi ancora non è provato. Noi abbiamo il dovere non di schierarci ma di dire la verità e la verità è che il cancro è in aumento proprio in quelle zone in prossimità dei siti a rischio. Abbiamo quindi il dovere di procedere con lavori scientifici per dimostrare o smentire questa ipotesi”, afferma però il responsabile dell’Istituto ai microfoni del TgR Campania.
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