Si parla spesso di truffe ai danni dei turisti. Non è questo il caso: una truffa ai danni del ristorante Vinacciolo, in via Gennaro Serra, è stata sventata. Un gruppo di turisti francesi, venti ragazzini, con un’età compresa tra i 12 e i 14 anni, accompagnati da tre adulti, si siedono al fresco nel giardino del locale dopo aver concordato il prezzo e assaggiano il meglio dei prodotti partenopei. A fine pasto, però, una delle ragazzine del gruppo comincia a piangere e a urlare. Un’accompagnatrice le si avvicina e poco dopo si scaglia contro il personale del ristorante: “Non paghiamo! La bambina è stata molestata in bagno da un cameriere! Se volete non vi denunciamo alla polizia, ma non dovete farci pagare il conto!”
Un’accusa gravissima ma anche molto sospetta
La polizia non è stata chiamata dalle presunte “vittime”, ma dai responsabili del locale che non sono caduti nella trappola: “Conosciamo il nostro personale e abbiamo le telecamere ovunque, una cosa simile non sarebbe mai successa.” Una volta arrivati gli agenti hanno cominciato ad indagare sulla questione: i turisti erano sprovvisti di documenti e la ragazzina “molestata” non è stata in grado di fornire i dettagli dell’aggressione. Le forze dell’ordine, quindi, insistono che i turisti paghino il conto, ma ecco la magagna: i tre adulti non hanno abbastanza soldi per saldare il conto, la loro era soltanto una scusa per non pagare.