Nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo sulla raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti speciali, mediante la U.O. Tutela Ambientale e su indicazione del Vice Sindaco Tommaso Sodano ha effettuato il sequestro della ex cava Suarez, in via Tommaso de Amicis di fronte all’ingresso del Policlinico, per smaltimento illecito di rifiuti e gestione illecita di discarica abusiva.
Sulla cava, che ha una capienza complessiva di circa due milioni di metri cubi, è stata autorizzata dalla Regione Campania con provvedimento del 2013, l’attività di deposito di terre e rocce di scavo per 650 mila metri cubi, finalizzata al ripristino morfologico.
Come si legge nel rapporto del U.O. Tutela Ambientale della Polizia Municipale di Napoli, (che si allega) l’area è risultata, invece, utilizzata anche per conferire rifiuti speciali provenienti da attività di demolizione edilizia. In particolare, in una grotta in tufo di circa 200 metri di lunghezza è stato rilevata la presenza di un ingente deposito di rifiuti speciale ed amianto stimabile in almeno 10 mt. di profondità. Sul luogo è intervenuta anche l’ARPAC su richiesta della P.G. che ha confermato la presenza di ingenti materiali non conformi alla autorizzazione regionale. Nei prossimi giorni si provvederà ad una puntuale caratterizzazione dei materiali rinvenuti nell’area posta sotto sequestro.
“Attendiamo le valutazioni tecniche dei prossimi giorni per capire l’entità delle attività illecite che si svolgevano nell’ex cava Suarez” ha commentato il Vice Sindaco Tommaso Sodano “Certo desta preoccupazione ed un certo sconcerto apprendere che in piena area urbana ed a ridosso di un Ospedale possano avvenire cose di questo tipo. Appena ricevuta la segnalazione dei cittadini di un continuo andirivieni di grossi camion nelle ore notturne, ho allertato il nucleo ambientale della polizia Municipale. Le immagini dell’area che ho potuto vedere rimandano alle sequenze del film Gomorra. Speriamo che ci si sia limitati a sversamenti illeciti di soli materiali edili, anche se lo smaltimento dell’amianto in queste condizioni è estremamente pericoloso. E’ necessaria la massima attenzione e tenere alto il livello dei controlli in particolare da parte della Regione Campania che ha contezza delle ex cave in cui ancora vengono svolte ed autorizzate attività di riempimento ed ha strumenti e risorse per effettuare i necessari controlli. Infine“ aggiunge ”mi auguro un approfondito accertamento da parte della Autorità Giudiziaria sugli effettivi titolari della attività, che già sono stati oggetto di un sequestro per attività illecite nella zona collinare dei Camaldoli”
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