‘Uànema’, la rassegna sul culto dei morti torna a Napoli

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“Uànema: Festa degli altri vivi”, la rassegna promossa dal Comune di Napoli nei giorni dedicati alla memoria dei morti, torna per il secondo anno.

Visite notturne agli ipogei, concerti, spettacoli e una maratona gratuita di film horror.
Torna per il secondo anno “Uànema: Festa degli altri vivi“, la rassegna promossa dal Comune di Napoli nei giorni dedicati alla memoria dei morti.

L’iniziativa si svolgerà dal 28 ottobre al primo novembre – ultimo giorno di visite guidate ad ingresso gratuito – cui si aggiungerà un evento conclusivo il 2 novembre.

“Per onorare i morti rivelandone il lato grottesco in un liberatorio inno alla vita, l’Amministrazione comunale – si spiega in una nota – ha deciso di promuovere una serie di eventi e di attività culturali. Una sorta di anti-Halloween, fatto di racconti, performance e concerti, tra uomini e fantasmi, morti e anime del Purgatorio, mai così prossimi ai vivi come nei giorni in cui si prepara la loro festa”.

Una serie di aperture straordinarie serali e notturne consentirà di visitare alcuni dei più importanti ipogei cittadini. In programma performance musicali e teatrali, spettacoli di danza e maratone cinematografiche.

Il 31 ottobre, notte di Halloween, è previsto un palinsesto che spazia tra musica, reading e stand up comedy: tra l’altro il complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi nella Sagrestia del Vasari ospiterà il concerto di Anna-Maria Hefele, nota per la sua capacità di spaziare tra tecniche di canto classiche e canto diplofonico.

A seguire per l’intera nottata la multisala Modernissimo ospiterà “Morti fuori orario” una maratona non-stop di horror d’autore con otto proiezioni gratuite in cinque sale, da mezzanotte fino all’alba.

Spiega il consigliere del sindaco su biblioteche e programmazione culturale integrata, Andrea Mazzucchi: “L’idea è offrire un intrattenimento di alto profilo culturale, non rinunciando all’ironia e allo sberleffo, che non risparmia nemmeno la più certa e la più seria di tutte le cose”.