A pregare per la pace tra Ucraina e Russia si sono ritrovati cittadini napoletani e cittadini di altre comunità e rappresentanti di varie confessioni religiose.
Nel Duomo di Napoli ieri si è pregato per la pace tra l‘Ucraina e la Russia e in concomitanza con l’avvio della liturgia le campane di diverse chiese cittadine hanno suonato nel pomeriggio all’unisono. A convocare l’incontro di preghiera sono stati i vescovi ausiliari della Diocesi partenopea. Un appello che ha raccolto nella Cattedrale circa 500 persone. A pregare si sono ritrovati cittadini napoletani e cittadini di altre comunità e rappresentanti di varie confessioni religiose che fanno parte del gruppo interreligioso di Napoli.
Nel Duomo anche il console generale per l’Ucraina a Napoli, Kovalenko Maksym, che ha portato un breve saluto ricordando che il suo Paese ”è in guerra ormai dal 2014. Siamo un Paese tranquillo e vogliamo la pace”. Ad aprire l’incontro di preghiera, don Gaetano Castello, vescovo ausiliare di Napoli, che ha detto: ”Siamo qui riuniti per implorare la pace in un momento in cui la tempesta sembra voglia prevalere. Vogliamo pregare insieme per la pace ma anche affinché ciascuno assuma l’impegno ad adoperarsi per costruire la pace nel mondo”. Ai piedi dell’altare del Duomo è stata posta una bandiera della pace, lunga circa 30 metri, portata dai ragazzi dell’associazione Assogioca che al termine dell’incontro hanno fatto sfilare sulle teste dei presenti. Tra gli intervenuti anche il padre comboniano Alex Zanotelli che ha sottolineato come ”una guerra oggi sarebbe purtroppo una guerra nucleare. Costruire armi è immorale ma lo è ancora di più possedere armi atomiche e strumenti nucleari. Oggi vogliamo gridare con forza chiedendo a Dio la pace perché Dio è espressione di vita e non può permettere la guerra, non lo può consentire”.