“Ulisse”, alla guida del balletto di Benevento

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foto di Giovanni Minervini.

Un Ulisse a due facce, capace di indirizzare il pubblico del Balletto di Benevento in un viaggio ideale alla ricerca dei tanti temi presenti nel canovaccio omerico.

Ulisse è tornato tra noi, con uno sguardo rivolto al mito e l’altro al Novecento. Un Ulisse a due facce, dunque, purché capace di indirizzare il pubblico del Balletto di Benevento in un viaggio ideale alla ricerca dei tanti temi presenti nel canovaccio omerico. Ma procediamo con ordine. “Abstract – Luce e prospettiva in mostra. Ulisse icona dell’uomo del Novecento”è l’ultimo lavoro ideato da Carmen Castiello con Giselle Marucci, Mirko Melandri, Natalia Caliendo ed Alessandro Amoroso.

Le coreografie di Giselle Marucci ed Alessandro Amoroso e la regia di Linda Ocone. “Ambientata nelle gallerie del Museo Arcos,la performance è un approdo artistico per conoscere e valorizzare i siti architettonici più suggestivi di Benevento attraverso l’arte – ci spiega la poliedrica Carmen Castiello, sempre più musa ispiratrice degli eventi artistici e culturali in città – Danza, teatro, pittura e musica infatti riabitano luoghi dove la storia si è sedimentata ed emana tutto il suo potere evocativo. Ambienti in cui si concretizza un’alchimia tra luogo e performance, in grado di esaltare entrambi, valorizzando l’atto performativo e permettendo così alla spettatore di (ri)scoprire la città, diventando essa stessa uno spettacolo.” Un viaggio a più riprese in cui tutti hanno potuto godere dei significati personali che si è voluto ricercare. La direttrice Carmen Castiello ha voluto per il suo Balletto di Benevento una cornice a tante tinte, proprio come nella storicità della compagine e negli obiettivi e finalità di questo titolo.

Lo spettacolo ha previsto quattro approdi, ivi compreso il naufragio di Ulisse. Il pubblico ha potuto muoversi con lui fino all’incontro con le sirene ed al sogno di Penelope per giungere alla visione di Ulisse divenuto uomo del Novecento. Le musiche sono tratte dai film “Lo sguardo di Ulisse” ed “Eternity and day” del regista Theodoros Angelopoulos e scritte da Eleni Karaindrou. “Le atmosfere balcaniche di questa grande musicista greca, compositrice e ricercatrice delle radici musicali – aggiunge Carmen Castiello – libera dagli schemi tradizionali, riesce ad esprimere sentimenti ed emozioni  che si riflettono nella creazione della coreografia e sugli stessi danzatori riguardo i grandi temi dell’esistenza.”

Qui Ulisse è servito come strumento per raccontare la passione di Penelope e la sua inconsolabile sofferenza, la solidarietà di Circe, le paure ed il viaggio verso il mare aperto del protagonista, i veli e le ombre e tutto l’amore potente dei personaggi. Un viaggio a cui Carmen Castiello ha dedicato l’ultima coreografia itinerante tra le sale ed i corridoi del Museo Arcos ma, a nostro avviso, anche e soprattutto tra le pieghe del cuore e dell’anima di ciascun visitatore capitato per caso o volutamente. Qui il pubblico è stato partecipe e peripatetico, non ha vissuto passivamente il titolo e le musiche perché Carmen Castiello, come spesso accade, ha voluto rompere i tradizionali schemi dello spettacolo dal vivo. E’ un fiume in piena la direttrice artistica del Balletto di Benevento, un ensemble sempre più avvezzo ad incursioni tra poeti, musicisti, pittori, scultori, scrittori etc etc.

“La mia compagnia non può sottilizzare e fissare il proprio repertorio – spiega e chiude la direttrice e coreografa – per questo non ci spaventa ormai più nulla. Lavoriamo in ambiti estranei ai circuiti del balletto e con artisti della svariata provenienza. Non sottilizziamo più contenuti, spartiti e location. Anche con Ulisse abbiamo sperimentato ed aggiunto, siamo aperti ad ogni esperienza artistica purché di qualità e costruttiva. Questo è il mezzo che ci ha condotto ad essere riconosciuti credibili in tutta Italia attraverso una critica che si è sempre più interessata alle nostre attività. La nostra soddisfazione più grande è la partecipazione sempre più fattiva ed appassionata del pubblico. Il resto verrà da sé.”