La prima parte dello spettacolo, come si evince dal titolo, è un elogio alla napoletanità: tra monologhi, poesie e canzoni, il comico racconta l’essere terroni, illustrando pregi e difetti del Sud e del popolo napoletano. Oltre a farci ridere, Paolo Caiazzo ci fa cantare sulle note di grandi capolavori grazie anche al supporto dei musicisti in scena con lui.
Da Napoli alla vita di tutti i giorni: Paolo Caiazzo, in maniera travolgente, commenta ironicamente vizi e manie della quotidianità, mettendo a confronto generazioni passate e presenti. Con leggerezza (e non positività nel senso attuale del termine) il comico partenopeo ripercorre ciò che abbiamo vissuto negli ultimi anni e, anche se sembra un ossimoro, è stato capace di associare al concetto di pandemia, quello di risate.
In scena con Caiazzo: Emidio Ausiello (percussioni), Franco Ponzo (chitarra), Sasà Piedepalumbo (fisarmonica), Roberto Giangrande (controbasso).
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