di Anna Copertino
L’Assessorato alla Creatività, indice un bando per la realizzazione di progetti destinati a promuovere interventi nel settore delle politiche giovanili,ed é stato presentato stamani, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, alla presenza del Sindaco Luigi De Magistris, l’assessore Alessandra Clemente, l’assessore Giuseppina Tommassielli, ed il Dott.Giuseppe Imperatore.
Duecentomila euro, l’importo complessivo del finanziamento, che sarà suddiviso in lotti dall’importo massimo di 15mila euro, e che mira a coinvolgere tutte le dieci municipalità.
L’iniziativa sfocerà nella realizzazione del festival “Il clan degli artisti”, che si terrà la prossima estate. I beneficiari diretti del progetto, dovranno essere compresi in una fascia d’età che va dai 18 ai 35 anni.
Potranno partecipare associazioni giovanili, gruppi informali e singoli. Le aree d’interesse su cui dovrà essere indirizzata la progettazione sono la legalità, l’educazione, la cultura e sport.
“L’indagine conoscitiva rappresenta il simbolo di quello che sarà il nostro modo di lavorare: aperto, accessibile e trasparente”, spiega l’assessore alle Politiche Giovanili, Alessandra Clemente, al suo primo incarico dalla nomina : “Vogliamo coinvolgere i giovani talenti creativi napoletani nella scommessa dello sviluppo del territorio, vogliamo che le associazioni e i singoli si confrontino con i livelli di professionalità richieste nelle situazioni più virtuose.
Creatività e innovazione sono, anzitutto, un modo di pensare.
Richiedono fiducia nelle proprie capacità, informazione puntuale su quanto accade e un clima favorevole intorno a sé oltre che, ovviamente, condizioni materiali per dare vita alle proprie intuizioni.
Queste condizioni si verificano raramente per i giovani Napoletani, che invece sono i “portatori naturali” di creatività e innovazione “.
Con l’iniziativa che prende oggi il via, l’ assessore Alessandra Clemente, intende incidere sulle condizioni materiali necessarie affinché il battito del talento napoletano possa esplodere in città, utilizzando il suo valore soprattutto come strumento di trasformazione culturale.