Il quotidiano iberico As dà ormai per conclusa, in maniera positiva per i partenopei, la trattativa tra il Napoli e Gonzalo Higuain, attaccante argentino che ha segnato ben 121 gol con la maglia del Real Madrid e cercato anche dall’Arsenal e dalla stessa Juventus. Le cifre sono altissime, troppo alte soprattutto per la dirigenza bianconera, si parla infatti di 37 milioni più bonus al Real e un contratto da 5.5 milioni per l’attaccante.
In primis, vanno i complimenti al Napoli per questo gran colpo. Higuain alza nettamente il livello della Serie A e non era certo facile da raggiungere. Con la cessione di Cavani, però, è stato tutto più agevole, ma anche qui il merito è della società calcio Napoli, che ha creduto in un buon giocatore, l’uruguayano, fino a farlo diventare (cambiandogli anche ruolo) uno dei primissimi attaccanti del mondo, facendo una plusvalenza quasi fantascientifica.
I tifosi juventini non si scompongono, il Napoli ha comprato altri buoni giocatori, come Mertens e Callejon – ancora tutti da scoprire – e, quindi, si è rinforzata per dare la caccia a quello scudetto che manca dalla stagione 1989/90, ma questo, detto in tutta sincerità, non può che far piacere alla Juventus, come non può non far piacere sapere che anche le altre big si siano equipaggiate in maniera solida.
La Fiorentina ha venduto Jovetic, ma potrà contare su un attaccante di razza, il bomber tedesco Mario Gomez e su Joaquin, esterno non più nel fiore dell’età ma sempre capace di essere una spina nel fianco degli avversari. La Roma, tra accese polemiche, ha comunque portato a casa un buonissimo difensore, Benatia, e Strootman, centrocampista giovane e dai piedi delicati. L’Inter ha adesso in panchina l’uomo che ha portato il Napoli a lottare per traguardi importanti e alla vittoria di una Coppa Italia, Walter Mazzarri. In attacco Belfodil e Icardi sono delle incognite, ma l’età e la voglia di fare sono dalla loro parte. Il Milan sicuramente piazzerà qualche colpo, il primo potrebbe essere il trequartista Honda.
Il leitmotiv delle ultime due stagioni, soprattutto l’ultima visto che il Milan non aveva più Thiago Silva e Ibrahimovic, è stato quello del ”campionato scarso”, che solo la Juve poteva vincere e, nel caso, perdere. Forse è vero, molte squadre materasso, le stesse big erano un lontano ricordo delle corazzate di un tempo, quelle che hanno dato lustro al campionato italiano, da molti definito per decenni come il campionato più bello e difficile del mondo.
Ma questo sminuire le fatiche altrui non ci piace, la Juve stessa non era certo quella di Trapattoni o di Lippi; dietro ad una vittoria, inoltre, ci sono sempre sudore, abnegazione, doti tecniche di una squadra e le capacità tattiche e motivazionali dell’allenatore, quell’Antonio Conte che ha preso una squadra reduce da due settimi posti, portandola alla vittoria di due scudetti, tra cui uno senza subire alcuna sconfitta. Per non parlare del lavoro dirigenziale e societario. Quindi, a questo punto, ben vengano i rinforzi.
Certo, infatti la scusa del campionato ridicolo e scadente non potrà più essere adottata. Se la Juventus porterà a casa il terzo scudetto consecutivo, nessuno si azzardi a motivare i propri insuccessi con la cantilena: ”troppo facile, eravate i più forti, avevate un Tevez in più…”, sarebbero puerili giustificazioni di chi non riesce mai ad acciuffare l’uva e ad assaporarne un po’. Se invece l’esito del campionato sarà diverso da quello degli ultimi due anni, allora complimenti fin da adesso. Ma ricordate, non bastano i nomi nuovi, servono sudore e abnegazione.