Un gobbo napoletano: l’Europa League di Juve e Napoli

Ieri, con i sedicesimi di finale, è iniziata l’Europa League per Juventus e Napoli, retrocesse dal girone di Champions League. Entrambe le prove sono state al di sotto delle aspettative. Noi juventini ci aspettavamo una Juve, finalmente, meno timorosa e invece, ancora una volta, abbiamo prestato troppe volte il fianco ad una squadra nettamente inferiore.

Copenaghen o Trebisonda, il risultato non cambia

Che la Juve giochi a Copenaghen o a Trebisonda, le prestazioni in campo europeo lasciano comunque a desiderare. Il Trabzonspor non è certo una delle candidate alla vittoria finale, ma ha messo in seria difficoltà la Juve… ma se proprio vogliamo essere precisi, la Juve ha messo in difficoltà la Juve. Eppure si giocava allo Juventus Stadium che in Italia ci vede imbattuti in questa stagione. Per uno juventino, anzi, per un gobbo napoletano, vedere una squadra turca senza né arte né parte mettere ansia alla difesa juventina, è un brutto colpo.

La vittoria scaccia tutti i mali

La vittoria è arrivata però, con due gol di scarto (non una sicurezza assoluta, ma neanche da buttare via) e senza subire gol (una rarità in questo periodo). Il richiamo di preparazione sta influendo sulle prestazioni della squadra, le gambe sono ancora imballate, ma i risultati tutto sommato non destano preoccupazione. I gol di Osvaldo – primo gol in maglia bianconera – e di Pogba, al rientro dopo la panchina ”punitiva” nella partita contro il Chievo (QUI il commento dei vostri gobbi preferiti), hanno messo in ghiaccio la qualificazione agli ottavi (toccando tutto il toccabile).

Tevez, il solito guerriero

L’Apache non è andato in rete, come consuetudine in partite europee. Sono ormai quattro anni che Tevez non segna un gol in campo internazionale… ma volergli male è impossibile. Nel grigiore di ieri sera, Tevez è stato uno dei pochi, insieme a Pirlo, ad offrire una prestazione all’altezza. Due assist, il secondo al 92′, e una cattiveria agonistica senza pari. Un guerriero nel vero senso della parola.

Ma veniamo al Napoli

Oh, finalmente arriviamo al Napoli. Il calcio ultra europeo di Benitez ha di nuovo colpito. Una partita che fa diventare quella della Juventus simile a Italia-Germania 4-3. Un Napoli che di europeo ha mostrato solo una cosa, il sedere. La squadra azzurra è stata piallata e presa a pallate dallo Swansea, ma se n’è andata dalla città gallese con uno 0-0 che fa ben sperare per il ritorno. Dopo 10 minuti di equilibrio, lo Swansea ha praticamente fatto un monologo, sprecando di tutto. Per essere europei bisogna avere anche molta fortuna, ma Benitez esagera.

Passeggiata al San Paolo

Al San Paolo, nella partita di ritorno, sarà una passeggiata per i Pipita Boys. Al San Paolo la squadra azzurra è ”tropp fort”, non si passa, le avversarie vengono tutte schiantate. San Paolo più la dea bendata che assiste Benitez 24h su 24, il risultato è una qualificazione tranquilla, non v’è dubbio. Quindi, da gobbo napoletano non posso che sperare che i giocatori della Juventus non facciano cappellate. Sempre da gobbo napoletano non posso esimermi dal credere fortemente che il Napoli farà una passeggiata e ridarà lustro al calcio italiano in Europa…

 

 

 

 

 

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Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne alla Federico II. Appassionato di videogiochi, calcio, cinema e letteratura. Crede che il giornalismo non sia solo ricerca della verità, ma anche sapiente uso di ironia e sarcasmo.

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