Un gobbo napoletano: Marotta vola verso Manchester…

L’auspicio di tutti gli juventini è che Carlitos Tevez non faccia la stessa fine di tutti i pesci grossi che il buon Marotta prometteva di pescare con canne troppo corte o troppo malandate. La canna si spezza se non è di buona qualità e anche l’esca deve essere appetibile, sebbene l’esca non la metta lui, ma la proprietà.

Dzeko e Aguero prima, sono scappati via, ma quella Juve forse non aveva ancora appeal. Poi è arrivata la volta di Van Persie, ma anche in questo caso non è bastato far visitare Torino al giocatore olandese, che poi si è accasato proprio a Manchester, sponda United. La Juve ormai, però, dovrebbe aver riacquistato un po’ di questo famigerato appeal, dopo due Scudetti e i quarti di finale raggiunti nell’ultima Champions.

Eppure c’è sempre qualcosa che va storto, pretese troppo alte dei club che detengono il cartellino dei nomi pesanti, scarse risorse della Juventus, ma anche, diciamolo, poca fantasia, poca aggressività da parte di Marotta, che va a impelagarsi in trattative troppo lunghe dopo aver spifferato ai quattro venti i suoi obiettivi.

Forse la stessa sorte degli altri top players toccherà ad Higuain, l’Arsenal pare proprio che faccia sul serio. Ma Conte è tornato dal suo viaggio di nozze e non è carino non fargli un regalo, ma anche due. Che il primo sia Tevez? Marotta è volato a Manchester, per trattare col City – si parla anche di Kolarov. L’Apache non costa poi così tanto, considerando i folli prezzi delle ultime sessioni di mercato.

15 milioni, questa è la richiesta del club inglese. La Juve arriva a 12, ma il contratto di Tevez scade nel 2014, quindi, agli inglesi non conviene tirare troppo la corda. La richiesta potrebbe scendere a 14 milioni, non c’è, dunque, una differenza incolmabile. Il giocatore è già, a quanto pare, pienamente d’accordo con l’ingaggio; si parla di 5.5 milioni di euro l’anno più bonus su successi, presenze e gol.

Caro Marotta, la canna questa volta non ha bisogno di molti strattoni, l’esca sembra essere di gradimento al pesce apache… perché non chiudere? E poi perché volare verso Manchester per poi tornare a casa a mani vuote? Carpe diem, sempre a proposito di pesci…

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Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne alla Federico II. Appassionato di videogiochi, calcio, cinema e letteratura. Crede che il giornalismo non sia solo ricerca della verità, ma anche sapiente uso di ironia e sarcasmo.

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